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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Mozione del M5s all'Ars contro gli inceneritori: "Sgraditi all'Europa e non previsti dal Piano rifiuti siciliano"

Il primo firmatario Giampiero Trizzino: "Il quadro normativo dell'Ue va in direzione diametralmente opposta, è orientato al recupero e all'economia circolare". All'atto parlamentare hanno aderito pure Pd, Claudio Fava, Valentina Palmeri e Danilo Lo Giudice del gruppo misto

"Gli inceneritori di Musumeci vanno fermati, non sono previsti dal Piano rifiuti siciliano e non sono certamente graditi all'Europa, il cui quadro normativo va in direzione diametralmente opposta, orientato al recupero e all'economia circolare piuttosto che verso l'incenerimento". E' questo, in sintesi, il succo di una mozione del M5S all'Ars, primo firmatario Giampiero Trizzino, deputato regionale. All'atto parlamentare hanno aderito pure Pd, Claudio Fava, Valentina Palmeri e Danilo Lo Giudice del gruppo misto.

"Gli inceneritori - dice Trizzino - sono contrari alle direttive sulla economia circolare, contrari alla nuova strategia sostenibile dell’European green deal, contrari agli strumenti finanziari per la transizione ecologica e, come se non bastasse, contrari anche al Piano regionale dei rifiuti voluto dallo stesso Musumeci. Insomma, non si capisce come si possano giustificare in Sicilia".

"Nella mozione - prosegue Trizzino - abbiamo spiegato, dati alla mano, che nel Piano regionale dei rifiuti voluto dallo stesso Musumeci neppure un anno fa, non si fa menzione di inceneritori né di rifiuti da inviare ad incenerimento. Non sono state calcolate neppure le frazioni di raccolta indifferenziata che ipoteticamente dovrebbero andare bruciate o inviate in discarica. Nessun calcolo previsionale, niente di niente. Persino l’avviso esplorativo con il quale si chiede alle imprese di manifestare il loro interesse alla realizzazione di inceneritori è costruito sul nulla. In altre parole è stato chiesto alle aziende se fossero interessate a costruire questi impianti, senza che vi fosse la reale possibilità di costruirli".

Nelle otto pagine dell'atto parlamentare il M5S ripercorre la disciplina  regionale sulla gestione dei rifiuti  e gli orientamenti europei sul tema, sottolineando come “la scelta dell'Unione europea di concedere finanziamenti esclusivamente a modelli che garantiscono il riutilizzo dei materiali, rappresenti un chiaro orientamento di chiusura verso i sistemi tradizionali, quali discariche e termovalorizzatori, che costituiscono l'ultimo anello della gerarchia del trattamento dei rifiuti".

Anche il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, interviene a sostegno della mozione.“I termoutilizzatori non sono la soluzione per il problema rifiuti in Sicilia. Non soltanto non sono previsti dal disastroso piano rifiuti predisposto dal governo Musumeci, che ha concepito una scatola vuota che non risolve la questione della differenziata, ancora a livelli troppo bassi. Ma soprattutto è una scelta in controtendenza con le normative comunitarie che invece puntano decisamente a un ciclo di gestione rispettoso dei criteri sottesi alla economia circolare e alla sostenibilità  ambientale".

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