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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Calatafimi

"Grillini siciliani alleati anche con Forza Italia? Incredibili e senza memoria"

Il Movimento di Pino Aprile, attraverso il portavoce regionale, interviene sulle ultime dichiarazioni del M5S

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“Nella politica siciliana, spesso, la fantasia supera la realtà. Sapere che i grillini siciliani, non contenti di essere alleati del PD, cercano adesso l’alleanza con il ‘moderato’ Gianfranco Miccichè di Forza Italia in vista delle prossime elezioni regionali siciliane fa sorridere amaramente”. Lo dice Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale (Movimento fondato dallo scrittore, Pino Aprile) in Sicilia. “In politica - aggiunge - è importante la memoria. Ed è evidente che i grillini siciliani sono privi di memoria politica. Proviamo a sintetizzare le ‘gesta’ del centrosinistra e del centrodestra in Sicilia. Nel 2001 il centrodestra vince le elezioni politiche nazionali. In Sicilia il centrodestra vanta il ‘celebre’ 61 a zero. Il ‘premio’ per il Sud e per la Sicilia, con Gianfranco Miccichè Ministro per il Mezzogiorno, è un sistematico scippo di fondi al Sud e alla Sicilia. Nell’anno 2006 il centrosinistra vince le elezioni politiche e governa l’Italia con Prodi.

Il Governo Prodi decide di scippare, a partire dal 2009, poco meno di 600 milioni all’anno alla sanità siciliana, portando la quota di compartecipazione della Regione siciliana alle spese sanitarie dal 42% circa al 50% circa. Il centrodestra si adegua e, dal 2009, la sanità siciliana subisce uno scippo di quasi 600 milioni di euro all’anno. Da qui i tagli negli ospedali dell’Isola, tra posti letto e Pronto Soccorso”. “Nel 2008 - prosegue Calderone - torna al Governo dell’Italia il centrodestra con Berlusconi e tornano gli scippi al Sud e alla Sicilia. Celebri, dal 2008 al 2011, la sottrazione di risorse FAS, il Fondo per le Aree Sottoutilizzate, che non erano altro che fondi non utilizzati di Sud e Sicilia. Soldi che finiscono, in buona parte, al Nord. Che è quello che succede con il Governo Monti e, soprattutto, con il Governo Letta. Con il Governo Renzi va in scena un ‘salto di qualità’ in negativo: scippi scientifici a tutto il Sud e un ‘trattamento speciale per la Sicilia alla quale l’allora Presidente del Consiglio Renzi impone due accordi - uno del 2014 e il secondo nel 2016 - che svuotano le finanze regionali. In pratica, Renzi e il PD stabiliscono che gli scippi di IRPEF e IVA ai danni della Regione, che fino al 2016 erano abusivi, diventino ordinari con lo stravolgimento di alcune norme di attuazione dello Statuto. Il protagonista di questa stagione è Alessandro Baccei, che Renzi ha imposto al Governo siciliano di Rosario Crocetta nel ruolo di assessore all’Economia. Questa vergogna è votata dal Parlamento nazionale e dal Parlamento siciliano. Nessuna protesta da parte dei parlamentari nazionali eletti in Sicilia e dei parlamentari regionali di centrosinistra e centrodestra”.

“Oggi - dice sempre il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia - i grillini siciliani sono alleati del centrosinistra ‘scuola’ Pd e vorrebbero estendere l’alleanza al centrodestra di Gianfranco Miccichè e ai suoi amici. La verità è che, avendo tradito tutti gli impegni assunti con i siciliani, i grillini si illudono di vincere le elezioni regionali del prossimo anno alleandosi con il PD e con Miccichè. Non hanno capito, i grillini, che il Pd siciliano è in caduta libera, che Miccichè, benché appoggiato da Berlusconi (che ‘buttandosi’ con il Pd chissà quali agevolazioni pensa di mettere all’incasso), non ha dove andare e che loro stessi sono scomparsi dai cuori dell’elettorato siciliano. Quanto al centrodestra, con la discesa in campo del sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ha annunciato la propria candidatura alla presidenza della Regione, il caos è assicurato. Se il mondo meridionalista, autonomista, sicilianista e indipendentista della Sicilia troverà le ragioni politiche per stare insieme e metterà in campo un candidato presidente autorevole e liste altrettanto autorevoli per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana ci saranno sorprese”.

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