Palermo Gay Pride, i giovani del Pdl: ”Celebrano la loro sconfitta in Sicilia"
Attacco contro la manifestazione che rivendica l'orgoglio omosessuale. Il presidente di Giovane Italia: "Si esaltano nonostante la bocciatura del ddl sulle unioni civili"
“Senza entrare nel merito di una manifestazione controversa, non gradita da gran parte dei palermitani per gli eccessi e l’esibizionismo sessuale, il Gay Pride - dichiara Mauro La Mantia presidente regionale di Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà - è ormai una manifestazione politica che pone in essere precise rivendicazioni. Possiamo constatare che quest’anno le associazioni gay celebrano la loro palese sconfitta. Il 2012 è infatti l’anno della definitiva bocciatura del disegno di legge sulle unioni civili discusso a lungo all’Assemblea Regionale Siciliana.
La mobilitazione politico – culturale condotta da Giovane Italia insieme all’associazionismo laico e cattolico - continua La Mantia - e l’azione del gruppo parlamentare del Pdl all’Ars ha prodotto una grande vittoria in difesa delle prerogative della famiglia naturale a cui volevano essere tolti i pochi sostegni economici in favore delle unioni omosessuali. Dalla Sicilia è arrivato un monito alla politica nazionale di totale opposizione a leggi che introducano l’equiparazione tra la famiglia, fondata sul matrimonio tra uomo e donna, e matrimoni gay con annesso diritto all’adozione di minori come già avviene in Spagna”.
“In questi mesi – conclude La Mantia – le associazioni gay locali, tranne pochi casi isolati, hanno dipinto quanti si sono opposti al ddl come mostri omofobi dimostrando la totale incapacità di misurarsi in un dibattito sereno e democratico. Non ci siamo fatti intimidire e abbiamo continuato la nostra battaglia in maniera intransigente, ma sempre nel rispetto delle persone al di là del loro orientamento sessuale”.