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La denuncia

Donato: "Facebook ha chiuso la mia pagina, non pensavo zittissero una candidata a sindaco di Palermo"

L'europarlamentare: "L’oscuramento arriva guarda caso dopo il mio voto contrario alle sanzioni alla Russia e alla mia posizione critica sulla linea governativa di esacerbazione del conflitto in Ucraina"

“Mi hanno chiuso la pagina Facebook. L’attacco nei miei confronti è partito in maniera pesante. Traetene le conclusioni”. Arriva tramite un tweet la denuncia della parlamentare europea Francesca Donato, candidata a sindaco di Palermo, che ha visto sparire da un giorno all’altro la sua pagina sul social di Mark Zuckerberg con oltre 143mila follower.

"Sono stata immediatamente informata dal mio staff comunicazione - spiega la parlamentare europea - della sparizione della pagina che è avvenuta senza nessuna notifica o avvertimento da parte di Facebook. Posso solo pensare che la società di Zuckenberg che in queste ore ha anche deciso di rendere lecite minacce ed insulti ai cittadini russi abbia invece considerato la mia pagina troppo libera o comunque non conforme alla vulgata mainstream. La cosa mi era chiara da tempo, ma non pensavo arrivassero a zittire un parlamentare democraticamente eletto e candidato a sindaco nella quinta città d’Italia".

La pagina Facebook della parlamentare indipendente dal settembre 2021 aveva subito già notevoli limitazioni a causa delle posizioni critiche espresse dalla deputata europea in tema di campagna vaccinale e gestione dell’emergenza Covid, adesso però il provvedimento di Facebook colpisce la comunicazione della parlamentare europea in maniera più dura che nei confronti dell’ex presidente Usa Donald Trump, che all’indomani delle elezioni presidenziali era stato bloccato sui social di Meta.

"L’oscuramento della mia pagina arriva guarda caso dopo il mio voto contrario al parlamento europeo alle sanzioni alla Russia e alla mia posizione critica sulla linea governativa di esacerbazione del conflitto in Ucraina. Limitare o addirittura impedire la libera espressione di opinioni politiche mi sembra un modo di operare da parte di Meta inconciliabile con l’esigenza di difendere la libertà e la democrazia. Chi pensa di zittirmi o intimorirmi si metta l’animo in pace: io non mi fermo” conclude Donato.

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