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"Sprechi e assunzioni non meritorie" Dossier Ars sulla Formazione siciliana

La relazione della Commissione parlamentare speciale di indagine e studio traccia un quadro preoccupante: "La Regione investe oltre 400 milioni l'anno"

 

Sprechi, spese altissime e meccanismi di selezione non proprio trasparenti. E' quanto emerge sulla formazione professionale in Sicilia dalla relazione della Commissione parlamentare speciale di indagine e studio sulla formazione, istituita dall'Ars e presieduta da Filippo Panarello.
 
"Il quadro ricavato dalla nostra indagine su costi e funzionalità del sistema - ha detto il deputato regionale del Pd - è preoccupante. La Regione investe oltre 400 milioni l'anno nella formazione e il carico di personale a tempo indeterminato nella formazione ordinaria supera le 10 mila persone, censite peraltro attraverso un meccanismo di ricognizione molto farraginoso".
 
Panarello ha riferito di "cifre preoccupanti": si tratta di 7.227 unità di personale censite come assunti a tempo indeterminato nella formazione ordinaria, di 1.835 persone negli sportelli multifunzionali, mentre nell'obbligo formativo operano un migliaio di persone.
La commissione ha segnalato poi meccanismi di selezione "che non premiano il merito ma che sono stati discrezionali da parte degli enti".
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