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Bando periferie, "vincono" i Comuni: i fondi arrivano ma distribuiti in due anni

Dietrofront del governo e niente tagli. Si mette la parola fine a una querelle iniziata a settembre. Orlando: "Un traguardo rilevante per tutte le amministrazioni comunali che potranno continuare a pianificare investimenti con effetti a lungo termine"

Alla fine di un braccio di ferro durato settimane, Comuni e Governo hanno trovato l'accordo sul bando periferie: i territori riceveranno il denaro per gli interventi di riqualificazione ma le somme verranno distribuite nell'arco di due anni. L'intesa mette la parola fine a una querelle iniziata a settembre e che ha visto il sindaco Leoluca Orlando, anche nella veste di presidente dell'Anci Sicilia, in prima fila contro l'esecutivo centrale. A Palermo sono previsti lavori soprattutto a Brancaccio.

"Nella legge di bilancio - spiega il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Erika Stefani - saranno inserite disposizioni grazie alle quali i Coomuni potranno beneficiare delle risorse previste già dal 2019 in base però a spese già sostenute e documentate. Come diciamo dall'inizio di questa vicenda il governo avrebbe trovato una soluzione e così è stato".

"Abbiamo vinto una battaglia - commenta il presidente dell'Anci Antonio Decaro -. Una battaglia condotta non soltanto dai sindaci ma da milioni di cittadini, quelli che vivono nelle periferie, ai quali avevamo promesso un'operazione di ricucitura urbanistica e sociale che forse non avevano mai avuto. La compattezza dei sindaci, insieme al sostegno delle Regioni e delle forze parlamentari, hanno avuto ragione del governo. Abbiamo convinto il governo a tornare indietro e tornano nella disponibilità dei 96 sindaci, responsabili dei progetti in 326 Comuni, il miliardo e 600 milioni  che erano stati sospesi. Questo significa che, pur con una rimodulazione delle risorse, nessun cantiere si bloccherà, nessuna progettazione si interromperà. Possiamo completare tutti gli interventi. I fondi per gli investimenti sono gli stessi che ci sono sempre stati, ci saranno anche i rimborsi di tutte le spese sostenute. Muovendoci compatti e sapendo di rappresentare le nostre comunità, onoreremo l'impegno preso con i cittadini".

Secondo Orlando "si tratta di un’importante vittoria per cui esprimiamo grande soddisfazione e per cui ringraziamo i tanti sindaci italiani che a Palermo, durante la manifestazione 'Milleperiferie', in rappresentanza dei propri cittadini e dei loro interessi,hanno sottoscritto un documento condiviso contro il blocco dei fondi per le periferie. Un traguardo rilevante per tutte le amministrazioni comunali che potranno continuare a pianificare investimenti con effetti a lungo termine e con un occhio attento allo sviluppo sostenibile, migliorando la qualità della vita dei cittadini, creando opportunità di impresa e occupazione e coprendo anche le spese che hanno già sostenuto o si sono impegnati a sostenere nel 2018".

I progetti per Palermo

- Riqualificazione e trasformazione in complesso scolastico polivalente dell’ex sede delle Poste Italiane di via Cirincione (14,8 milioni di euro più tre milioni per la palestra); 
- Manutenzione e rifunzionalizzazione della Stazione dei carabinieri “Acqua dei Corsari” (400 mila euro); 
- Manutenzione e rifunzionalizzazione della Stazione dei carabinieri “Brancaccio” (390 mila euro); 
- Manutenzione e rifunzionalizzazione del commissariato di polizia “Brancaccio” (200 mila euro).

I progetti presentati per la città e l’area metropolitana di Palermo prevedono in totale 98 interventi, con un investimento complessivo di circa 158 milioni di euro, di cui 58 a carico del bando Periferie, e altri 100 fra cofinanziamento di altri enti pubblici e dei privati.

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