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Scuole dell'infanzia e asili nido, in arrivo aiuti per le famiglie in difficoltà per la pandemia

La Regione ha stanziato circa 33 milioni di euro per gli istituti dell'isola. Particolare attenzione per le Sezioni primavera. Previste anche misure a sostegno del servizio mensa, per allungare il tempo-scuola senza aumentare i costi

Dodici milioni di euro per le Sezioni primavera (24-36 mesi) e per la scuola dell'infanzia (3-6 anni) e 15 milioni per la fascia 0-3 anni, ai quali si aggiungono altri 6 milioni del 2020. Ammontano a 33 milioni di euro i fondi destinati al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni, i cui servizi in Sicilia sono di competenza dell’assessorato alla Famiglia per la fascia 0-3 anni e dell’assessorato all’Istruzione per quelli rivolti ai bambini dai 3 ai 6 anni.

Alle scuole dell’infanzia 3-6 anni di Palermo saranno assegnati 3,6 milioni di euro. I restanti fondi, fino ai 12 milioni previsti per l’anno 2021-2022, saranno distribuiti alle scuole delle altre otto province. Inoltre, negli istituti paritari dell’Isola è prevista l’accoglienza gratuita di due bambini a sezione, grazie a un contributo di millecinquecento euro assegnato per ognuno di loro, con priorità per i soggetti disabili o con Isee inferiore a 12.058,82 euro.

Sempre nelle scuole paritarie, sarà erogato di un ulteriore contributo di 3.900 euro per ogni sezione, in totale oltre 4 milioni di euro, destinato al recupero delle maggiori spese di gestione sostenute per via della pandemia e, in particolare, per l'abbattimento delle rette a carico delle famiglie, prioritariamente per quelle con Isee inferiore a 15.748,78 euro.

Alle scuole dell'infanzia del sistema pubblico statale è, invece, destinato un contributo per il servizio mensa, con l’intento di favorire il prolungamento del tempo-scuola, contenendo però le spese a carico delle famiglie. Agli istituti statali per l’infanzia della provincia di Palermo andranno 388 mila euro.

“Appena ricevuta l’autorizzazione ministeriale - spiega l’assessore regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla - l’erogazione di questi fondi permetterà di potenziare il servizio e rispondere adeguatamente alle esigenze manifestate da tante famiglie siciliane. L'abbattimento dei costi per le mense, l'accoglienza gratuita di bambini in condizioni disagiate, un rilevante numero di Sezioni primavera, l’istituzione di Poli didattici per la ricerca pedagogica e didattica e la formazione del personale permetteranno il consolidamento di un sistema integrato capace di garantire continuità didattica e innovazione, coerentemente con l'attenzione posta dal ministro Bianchi al sistema educativo fino ai sei anni, prioritario per il corretto avvio del processo di pre-scolarizzazione dei più piccoli”.

Da parte sua, l’assessorato regionale alla Famiglia ha provveduto a definire la ripartizione ai Comuni siciliani di oltre 15 milioni di euro, per interventi a favore del potenziamento degli asili nido e dei servizi educativi 0-3 anni, ai quali si aggiungono altri 6 milioni di euro del 2020 ancora a disposizione dei Comuni. “Un intervento che punta ad un recupero virtuoso dalla posizione di retroguardia che abbiamo trovato - - Gli asili nido sono la prima doverosa risposta che deve essere garantita alle famiglie ed in particolare alle donne lavoratrici. Puntiamo sul rafforzamento dei servizi comunali e del sistema accreditato. Un investimento di 21 milioni di euro che ci consentirà di aumentare l’offerta ben oltre il 10% dei posti in atto disponibili con un accesso che sarà consentito anche alle famiglie con reddito basso, pur superando la soglia Isee”, ha dichiarato l’assessore alla Famiglia, Antonio Scavone.

In base alle linee guida, il 60% delle risorse dovrà essere utilizzato per applicare tariffe ridotte alle famiglie sostenendo i costi di gestione degli asili nido comunali e quelli privati iscritti all’albo regionale. La restante parte del Fondo sarà destinata al consolidamento dei servizi educativi comunali e all’acquisto di posti in strutture gestite da enti del terzo settore iscritte all’albo regionale.

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