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Finanziaria, addio alla Tabella H: ''E' la fine dei padrini, spazio alla meritocrazia”

Dopo veleni e polemiche, l'Ars ha approvato l'articolo 23. La soddisfazione del Movimento 5 Stelle: "E' stata messa la pietra tombale sui finanziamenti a pioggia"

E' ormai in dirittura d'arrivo la legge finanziaria all’Assembla regionale siciliana. Dopo veleni e polemiche, l’Ars ha approvato l’articolo 23 della legge finanziaria, la cosiddetta ex Tabella H, che di fatto è stata praticamente soppressa. Una legge che ogni anno stanziava milioni di euro a enti ed associazioni. Sono stati salvati solo gli enti dei ciechi e sordomuti. Si tratta di un emendamento del M5S, a firma Angela Foti e Gianina Ciancio, che "mette così la pietra tombale sui finanziamenti a pioggia. D'ora in avanti – dicono le due deputate 5 Stelle - non ci sarà spazio per le manovre di sponsor e padrini, ma solo per la meritocrazia. E' una grande vittoria che consentirà a tutti di mettersi alla prova e ripristina ampi margini di giustizia sociale”.

Le richieste di contributo passeranno attraverso un bando messo a punto dagli assessorati, tranne che per alcuni enti che si occupano di disabilità sensoriale. Salvati i finanziamenti all’Unione Italiana ciechi ma anche all’Istituto per ciechi di Palermo, Stamperia Braille, centro regionale Helen Keller, Comitato regionale Ens, Istituto ciechi di Catania, Assistenza socio sanitaria fisico Frisone, fondo contributi in favore di soggetti beneficiari di un sostegno economico.

“La norma approvata – affermano le due deputate, Angela Foti e Gianina Ciancio – consente la piena applicazione dell'articolo 128 della legge 10 del 2011. Rimane ancora da trovare la giusta soluzione per quegli enti di ricerca e sperimentazione strategici che necessitano di maggiori certezze e che non possono attendere di anno in anno la legge di stabilità per programmare la loro attività”. “Nel clima preelettorale – afferma Valentina Zafarana - i partiti stavano restaurando le vili spartizioni più volte dichiarate incostituzionale. Il M5S sostiene la cultura, i beni culturali, le associazioni che svolgono servizi sociali e sanitari ma con modalità di meritocrazia e trasparenza”.

Intanto è stato approvato anche l'articolo 22. Con il provvedimento vengono destinati 186 milioni a diversi enti, tra cui l'Eas, l'Irsap ed i teatri siciliani. Tra i destinatari dei finanziamenti l'Irsap, l'Istituto regionale della vite e del vino e il Teatro Massimo. Ma sono numerose le associazioni che resteranno a secco, come il Cerisdi.

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