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Martedì, 26 Settembre 2023
Politica

Finanziaria, lidi balneari aperti tutto l'anno: scoppia la polemica all'Ars

Maratona per l'approvazione della manovra. La novità più interessante riguarda il via libera agli articoli che riguardano la gestione delle aree di demanio marittimo, come spiagge e litorali

Prosegue all'Ars la maratona per l'approvazione della manovra regionale. Mancano ancora trenta articoli da esaminare. Ma si avanti tra le polemiche. Ieri è esplosa la tensione tra i gruppi e all'interno della maggioranza. Ad accendere la miccia è stata l'approvazione di alcuni articoli che riguardano la gestione delle aree di demanio marittimo, come spiagge e litorali. La norma più importante approvata è infatti quella che consente l'apertura dei lidi balneari per tutto l'anno. Polemico il capogruppo dell'Udc Mimmo Turano che, durante il suo intervento in aula, ha parlato di una "sanatoria di fatto", contestando il comma 5 della norma che consente ai concessionari del demanio marittimo il mantenimento delle strutture balneari per tutto l'anno anche nella fascia protetta dei 150 metri dal mare.

Così Michele Cimino, portavoce di Sicilia Futura e deputato all'Ars. "Con la riforma della gestione del demanio marittimo, inserita in finanziaria, i lidi allestiti nelle spiagge siciliane non avranno più l'obbligo di smontaggio. Ciò consentirà oltre ad una destagionalizzazione turistica anche la possibilità di valorizzare attività sportive come il surf, la vela e il canottaggio". Soddisfatta Mariella Maggio, presidente della commissione Territorio e Ambiente all’Ars: "Approvato un articolo importante, che apre un nuovo percorso di gestione e valorizzazione del demanio marittimo in Sicilia: spiagge e litorali potranno essere mantenute e ‘vissute’ tutto l’anno, non solo nei mesi estivi”.

"Con l'approvazione del pacchetto di articoli della finanziaria sul demanio marittimo si attua in Sicilia la più grande ed epocale riforma per il settore", ha affermato Nicola D'Agostino, deputato all'Ars. "E' un merito dell'assessore Croce che con la sua azione si intesta assieme a Sicilia Futura un risultato importante sulla materia - ha aggiunto -. In particolare si affida ai comuni la competenza a redigere un piano per l'utilizzo del demanio marittimo. Sempre agli Enti locali viene devoluta la competenza sui controlli e la gestione dello stesso, mentre rimane competenza degli Udema il rilascio delle concessioni. Con la riforma vengono, altresì, valorizzati gli immobili del demanio marittimo in precarie condizioni. Si può dire chiaramente che finalmente la Sicilia diventa una regione che punta a destagionalizzare e che fa turismo tutto l'anno". 

Tra le norme che sono saltate nel corso del dibattito anche il tetto ai dirigenti pubblici: bocciata la proposta di una soglia massima di 118 mila euro. No anche all'emendamento del M5S che prevedeva il limite a 79 mila e 200 euro lordi annui. Soppresa anche la norma che imponeva un tributo per le emissioni degli aeromobili. Ok alla norma che inserisce la "guida delle montagne" e per quella che estende al 2018 la possibilità di recuperare per fini abitativi sottotetti, pertinenze e locali accessori. Previsti fondi comunitari per l'Università  di Palermo. L'articolo 56 approvato prevede il finanziamento di tre milioni di euro di fondi comunitari da dividere in parti uguali tra il capoluogo, Catania e Messina.

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