Tra gli evasori c'è Ferrandelli: "Moroso per 12.000 euro? Pd sembra regime dell'Est

"Io sarei moroso? No, sono generoso e dal partito si utilizza la denigrazione a fini politici. Il Pd sembra un regime dell'Est. Mi ricordano certi metodi staliniani". Fabrizio Ferrandelli è furioso. Legge i giornali e s'inalbera. Le sui ire nascono dalla accuse dei vertici del partito siciliano sul mancato versamento delle quote. Il deputato regionale sarebbe moroso di 12 mila euro. E il Pd si spacca sui debiti emersi a conclusione delle amministrative 2012 in cui Ferrandelli era candidato del centrosinistra.

 "Leggo su un giornale - scrive sul sito personale - e questo è uno strano modo di affrontare le questioni economiche nel Partito Democratico siciliano, che io risulterei 'evasore' e 'moroso' per non aver versato da novembre 2012, cioe' da quando sono stato eletto deputato regionale all'Ars, la quota di 1.500 euro al mese al partito. In otto mesi, insomma, sarei in 'torto' con il il Pd siciliano per una somma pari a 12.000 euro. Leggo pure che le casse democratiche sono in rosso e che, anche per colpa mia, i 10 dipendenti del Pd rischiano il posto di lavoro. Ma non solo: il tesoriere regionale e il segretario siciliano si appellano allo statuto e minacciano che se non si e' in regola con i versamenti a rischio c'e' la candidatura - sottolinea -. Tutto ciò, strano scherzo del destino, avviene nel bel mezzo di una stagione congressuale per il partito e all'indomani di alcune mie prese di posizione sulle difficolta', ormai evidenti, del governo regionale".