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Faraone: "Il Pd è in default. Servono primarie e idee chiare"

Il capogruppo del Partito democratico: "Siamo a fine luglio e mi chiedo come mai ancora non sia stata fissata la data della nuova assemblea o della direzione regionale"

Alleanza con il terzo polo, primarie e chiarezza con gli elettori: secondo Davide Faraone, il Pd deve fare delle scelte. “Il 19 giugno scorso – si legge in una nota diffusa da Faraone - l’assemblea regionale del Pd ha dato un mandato al segretario regionale con scadenza fine luglio per valutare l’ipotesi di una grande alleanza tra centrosinistra e Terzo Polo per presentarsi, attraverso le primarie, alle elezioni anticipate regionali nella primavera 2012 con un candidato che non fosse Lombardo. Una alleanza da esportare anche alle elezioni amministrative del prossimo anno”.

Ma i risultati di questo periodo di valutazioni non hanno soddisfatto l’esponente democratico. “Siamo a fine luglio – ha proseguito Faraone - e mi chiedo come mai ancora non sia stata fissata la data della nuova assemblea o della direzione regionale, per comunicare l’esito di questa consultazione. Proprio questa mattina, abbiamo appreso che Lombardo ha già indicato il futuro candidato a presidente della Regione e il futuro candidato a sindaco di Palermo. Non si parla di Primarie, non si parla di scioglimento anticipato dell'Ars. Insomma, tutte le condizioni che stavano alla base delle consultazioni sono state bruciate”.

“Riuscire a convincere in 40 giorni Idv, Sel e Fed a stare con il Terzo Polo, il Terzo Polo a stare con il centrosinistra, tutti insieme fare le primarie e convincere Lombardo ad arrivare alle elezioni anticipate e a non ricandidarsi era davvero un’impresa alla Harry Potter” ha scritto Faraone.

 “Ora occorre mettere un punto – ha proseguito Faraone -. Siamo alla vigilia di amministrative importanti, in piena crisi economica, con una sfiducia nei confronti dei partiti e della politica che non ha precedenti, con una Regione che arranca e il Pd che fa? Prende tempo, rimanda a domani quello che potrebbe e dovrebbe fare oggi o avrebbe dovuto fare ieri. Il Pd è in default.”.

Nessun dubbio sulla strada che dovrà seguire il Pd nei prossimi mesi: “A settembre non mi voglio ritrovare con un referendum sul  “Lombardo sì o no” ma con le primarie per scegliere programmi, alleanze e candidati a sindaco delle città e alla presidenza della Regione. E soprattutto oggi non voglio sentir parlare di governo politico. Lo ripeto: il governo politico non è quello che porta alle elezioni, è quello che si sottopone a queste. Se questa è la strada che vuole percorrere il Pd – ha concluso Faraone -, allora sciogliamo l’Ars e andiamo alle elezioni. Un partito governa vincendo le elezioni e non praticando i ribaltoni. Di tutto questo ne dobbiamo discutere ora, con gli iscritti e con gli elettori”.

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