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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Ponte sullo Stretto, Ferrandelli: "Presentata mozione per chiedere revoca definitiva del progetto"

Il deputato regionale del Pd: "Ridestinare i fondi per il riammodernamento delle infrastrutture siciliane"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“Ho presentato una mozione per chiedere al Governo regionale di revocare definitivamente il progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto. Da attivista del Comitato “Ponte? No grazie” e “Messina senzaPonte” ho sempre sostenuto che lo sviluppo della Sicilia deve passare dal completamento e dal potenziamento delle infrastrutture esistenti e dal rilancio della portualità dell'isola e degli scali aerei”. Queste le dichiarazioni di Fabrizio Ferrandelli, deputato Pd all’Ars e segretario della commissione Ambiente e territorio.

“Il dibattito che si è sviluppato in questi anni – precisa Ferrandelli -  avrebbe potuto essere invece un’occasione per aprirsi, con l’aiuto di esperti, studiosi, membri della società civile, a reali modelli di sviluppo compatibili con le esigenze territoriali e più rispondenti alle sfide del momento e alle reali necessità del territorio. Tornare a parlare del Ponte come opera da realizzare è assurdo, oltre che anacronistico. Infatti, nel mercato unico e della concorrenza derivata dal libero scambio, gli assi dei collegamenti hanno già mutato scala e prospettive, passando dalla semplice coesione territoriale delle regioni e degli stati nazionali alla connessione continentale ed intercontinentale creando delle interdipendenze e interazioni a lunga distanza

Non bisogna dimenticare – aggiunge il deputato – che l’area dello Stretto ha un elevato rischio sismico. Tutti i 409 comuni della Calabria sono classificati sismici, mentre nella provincia di Messina sono stati classificati sismici 107 comuni di cui 6, tra cui Messina, addirittura di I categoria.

Inoltre – spiega - le acque dello Stretto sono attraversate da varie specie di cetacei, da tonni e dal pesce spada, che qui hanno il loro centro di riproduzione in quanto le correnti generate dall’incontro del Mare Jonio e del Tirreno determinano una situazione unica e delicatissima. Il  tratto di costa tra le località di Punta Pezzo e Cannitello, interessato dal progetto di cantierizzazione e costruzione della torre del ponte, è stato definito come un autentico ‘paradiso di biologia marina’ per la presenza di una fauna unica che giunge qui dalle profondità dello Jonio e dal largo Basso Tirreno. La cantierizzazione di rilevanti tratti di costa comporterebbe, dunque, l’alterazione di habitat marini unici nel Mediterraneo e ben noti agli studiosi di biologia marina.

L’impatto ambientale non è l’unico fattore che va considerato – continua Ferrandelli – va infatti effettuata una corretta analisi dei costi e dei benefici, valutata la politica dei trasporti e la conseguente ricaduta occupazionale. Secondo le previsioni della SSM s.p.a., l’indotto occupazionale sull’intero sistema economico locale e nazionale conterebbe 9.250 addetti per la durata dei cantieri, ovvero 8 anni. Lavoratori che, ultimato il progetto, resterebbero disoccupati. Intanto, con l’attuale servizio di collegamento, come riportano i dati delle ferrovie dello Stato, con 13 traghetti e 5 equipaggi vengono impiegati circa 3.400 persone; la società privata Caronte con 10 navi, 38 persone per nave e 4 equipaggi, altri 1.500 addetti per un totale circa di 4.900 addetti. Senza tenere conto del servizio degli aliscafi.

Per questi motivi – dichiara Ferrandelli - ho presentato una mozione che impegna il Governo della Regione a rivedere l’adozione di ogni utile provvedimento finalizzato alla revoca definitiva ed incontrovertibile del progetto per realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e alla contestuale destinazione delle somme a infrastrutture che valorizzino il territorio siciliano e che siano volano per lo sviluppo e la sostenibilità del nostro territorio”.

Firmatari della mozione, oltre a Fabrizio Ferrandelli (promotore e primo firmatario) anche i deputati Pd Bruno Marziano, Silvio Milazzo, Mariella Maggio, Marika Cirone, Mario Alloro e  Baldo Gucciardi, ma continuano ad arrivare adesioni.

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