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Ferrandelli si dimette: "Il Pd ha ignorato il mio ultimatum"

Il deputato all'Ars e vicepresidente dell'Antimafia regionale ha convocato una conferenza stampa per lunedì per illustrare il percorso dei Coraggiosi siciliani: "Io sono coerente e voglio dimettermi"

Fabrizio Ferrandelli si dimette. Il vicepresidente dell'Antimafia regionale oggi ha partecipato in silenzio alla cerimonia solenne al Palazzo di Giustizia per commemorare l'anniversario della strage di via D'Amelio alla presenza del Presidente della Repubblica, Mattarella. Tornando a casa ha riunito urgentemente il suo staff.  Il parlamentare che "da mesi denuncia il fallimento del governo Crocetta e in questi giorni ha chiesto di staccare la spina", ha convocato per lunedì alle 12, una conferenza stampa al QuintoCanto Hotel (in corso Vittorio Emanuele). "Incontrerò i giornalisti per illustrare il percorso dei Coraggiosi siciliani, per cambiare il Pd e per affermare in Sicilia una nuova stagione", spiega Ferrandelli. 

"Ragazzi - ha detto il parlamentare ai suoi più stretti collaboratori - se ci chiamiamo coraggiosi, lo dobbiamo essere davvero. E io devo dare l'esempio. I siciliani devono sapere che i politici non sono tutti uguali, che la dignità vale più dei compromessi al ribasso e di una poltrona con stipendio all'Ars. E che, soprattutto, mantengono la parola data. Avevo dato l'ultimatum a Crocetta e al Pd? Non mi hanno ascoltato. Anzi, Raciti ha sentenziato che la legislatura deve continuare e Crocetta, invece di dimettersi, si autosospende, utilizza un istituto fantasma. Io sono coerente: voglio dimettermi. Abbiamo detto che dobbiamo partire in mare aperto, abbandonando porti sicuri, facili rotte? Dobbiamo farlo davvero. Siamo i coraggiosi. Nella terra del gattopardo dove tutto cambia per non cambiare nulla e dove non accade mai niente, noi faremo accadere tutto, noi cambieremo tutto". 

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