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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"La candidatura di Giuseppe Miceli ha ingannato gli elettori", è guerra nel M5S: presentato esposto in Procura

Tre pentastellati non eletti (Lo Monaco, Prestigiacomo e Mondello), più un gruppo di attivisti e di privati cittadini, contestano l'omonimia con il candidato sindaco Franco Miceli. Dito puntato contro i presentatori della lista: "Hanno inserito un perfetto sconosciuto". Di Piazza replica: "Bisogna anche saper perdere"

Scoppia la guerra nel M5S dopo l'elezione al Consiglio comunale di Giuseppe Miceli. Tre candidati a Sala delle Lapidi non eletti - Viviana Lo Monaco (consigliere uscente), Francesco Prestigiacomo e Francesco Modello - hanno presentato un esposto in Procura "contro coloro i quali hanno contribuito a vario titolo e con diverse condotte a trarre in inganno l’effettiva volontà dell’elettore e ad arrecare pregiudizio a tutti gli altri candidati".

A Giuseppe Miceli, risultato eletto in Consiglio con 783 voti, i tre candidati non eletti più un gruppo di attivisti e di privati cittadini contestano il fatto di poter avere "tratto vantaggio dall’errore di parte dell’elettorato, che ha scritto il cognome convinto di dare il suo appoggio al candidato sindaco Franco Miceli per poi ritrovarsi ad aver eletto uno sconosciuto". I ricorrenti puntano il dito contro i rappresentanti del M5S che hanno costituito la lista, ovvero il senatore Steni Di Piazza e il deputato regionale Salvatore Siragusa, e contro il parlamentare nazionale Adriano Varrica, che ha "certificato e atenticato le sottoscrizioni". 

"Il sospetto di un inganno a danno degli elettori del Movimento 5 Stelle di Palermo, che avrebbe portato un perfetto sconosciuto a rappresentare i cittadini in Consiglio comunale nei prossimi cinque anni, mi ha costretto a rivolgermi alla magistratura per i dovuti approfondimenti”, spiega Viviana Lo Monaco, quarta nella lista del Movimento per numero di voti.

I tre candidati hanno anche inviato una segnalazione ai probiviri del Movimento 5 Stelle: "Dispiace e spaventa - prosegue Lo Monaco - il velo di ombra e silenzio che dal 13 giugno ha avvolto il candidato misterioso, il secondo più votato, quasi a proteggerlo dai cattivi pensieri. Sono certa che in tanti, tra attivisti, portavoce ed ex candidati, sperano come noi che sia fatta la necessaria chiarezza".

A chiedere chiarezza è anche Francesco Prestigiacomo, che però tiene a precisare: "Questo non è un esposto contro il Movimento 5 Stelle - dice il secondo dei non eletti in Consiglio - ma è a tutela del movimento stesso, per salvaguardarne i principi e i valori di trasparenza e legalità che il nostro presidente Giuseppe Conte ha sempre messo in primo piano e ha ricordato a tutti gli iscritti. Il dovere deontologico inoltre, mi impone di richiamare l’attenzione della magistratura su un fatto che appare poco trasparente e che ha condotto all’elezione di un candidato sconosciuto sia all’elettorato che tra le fila del movimento stesso".

Gli fa eco Francesco Mondello, che aggiunge: "Il nostro intento è salvaguardare i valori del movimento quali l’onestà, la legalità e la trasparenza, ed è per questo che ci affidiamo alla magistratura che permetterà di valutare l’elezione di un candidato di cui nessuno conosceva il volto fino allo scorso 17 giugno". Immediata la replica del senatore Di Piazza, che ribalta la versione del perfetto sconosciuto: "Il nostro consigliere eletto Giuseppe Miceli - dichiara in una nota - che ringrazio per l’impegno profuso in campagna elettorale, è un ingegnere che ha contribuito ad organizzare i V-Day a Palermo nel 2007-2008. Emigrato al Nord alcuni anni fa, è tornato di recente a Palermo e dobbiamo ringraziarlo per aver dato la sua disponibilità a dare una mano in prima persona. Mi dispiace solo che i tre candidati che hanno presentato l’esposto non abbiano capito lo spirito comunitario che ha caratterizzato la campagna elettorale degli altri candidati del M5S di Palermo".

Di Piazza spiega che la selezione dei candidati è avvenuta pesacando fra "attivisti, ma anche professionisti ed esponenti della società civile", poi piazza la stoccata a Lo Monaco: "Mi fa sorridere che una ex consigliera non eletta, che ben conosce le competizioni elettorali, abbia fatto un esposto che non porterà a nulla contro una candidatura ed una elezione regolare. Nella vita, ed a maggior ragione in politica, bisogna anche saper perdere".  

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