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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

L'emergenza ai Rotoli spacca l'asse Miceli-Orlando, botta e risposta con l'assessore: "Serve nuovo cimitero", "Proclami fantasiosi"

L'architetto in corsa per il centrosinistra: "Sono stanziati già 12 milioni e mezzo di euro. E allora individuiamo subito l’area che deve servire in chiave metropolitana per un grande camposanto". Sala: "Dovrebbe informarsi prima di parlare"

L'emergenza cimiteriale a Palermo fa scricchiolare l'intesa fra la giunta Orlando e Franco Miceli, candidato a sindaco del centrosinistra, supportato dall'attuale amministrazione di Palazzo delle Aquile. Miceli, espressione del centrosinistra, sostenuto da Pd, M5s, Sinistra civica ecologista e movimenti civici, lancia il progetto di un nuovo cimitero metropolitano da affiancare a una gestione dell’emergenza: "Serve una soluzione concreta, immediata e definitiva, le bare accatastate sono uno scandalo che non possiamo tollerare". Ma l'assessore comunale ai Cimiteri Toni Sala non gradisce e un paio d'ore dopo replica: "Sull’emergenza cimiteri a Palermo in tanti fanno demagogia, senza sapere neanche di cosa parlano; spiace che perfino Franco Miceli, candidato sindaco del centrosinistra, cada in questo errore dimostrando di preferire i fantasiosi proclami alle risposte concrete, pur essendo il candidato sindaco delle forze politiche che governano la città. Sarebbe bastata una telefonata". Poi arriva anche la controreplica in una nota dell'ufficio stampa del candidato a sindaco. "Franco Miceli - si afferma - è perfettamente a conoscenza dello sforzo che l’assessore Sala, non a caso stimato da maggioranza e opposizione, sta compiendo da mesi per sanare questa incresciosa situazione ma l’indignazione dei nostri concittadini è sacrosanta ed esige impegni precisi da parte di chi si candida a governare la città di Palermo. Non ci sono dubbi che il sindaco potrà contare sulla cooperazione e il massimo impegno dei dipendenti comunali per restituire dignità alla nostra città".

Miceli: "Bare accatastate, come è potuto accadere?"

"Le bare accatastate -  ha detto Miceli - sono una ferita aperta e finché l’ultima bara non sarà sepolta nessun assessore, tecnico dell’area, dipendente, dirigente, andrà in ferie".  E ancora, descrive la vicenda cimiteriale di Palermo "dolorosissima per tutti i palermitani e le palermitane, una vergogna che fa particolarmente male perché a subire l’attesa sono le famiglie meno abbienti della città, quelle che non si sono potute permettere l’acquisto di una sepoltura. Come è potuto accadere? Difetti di pianificazione certo, ma anche un sistema clientelare che le inchieste giudiziarie hanno scovato e smantellato".

"Come uscirne? Progettazione e concretezza", ha proposto Miceli. "Serve un nuovo cimitero metropolitano. Sono stanziati già 12 milioni e mezzo di euro. E allora individuiamo subito l’area che deve servire in chiave metropolitana per un nuovo grande camposanto, moderno e con un sistema evoluto di monitoraggio delle disponibilità, che deve essere realizzato nel minor tempo possibile anche in project financing".

L'assessore: "Miceli dovrebbe informarsi prima di parlare"

“Da assessore, da consigliere comunale e da candidato nel Pd sono rimasto esterrefatto nel leggere le dichiarazioni di Miceli -​ ha ribattuto Sala -. Da mesi sono personalmente al lavoro su questa emergenza e posso dire, grazie al lavoro fatto col sindaco Orlando e con gli uffici, di aver gettato le basi per soluzioni di lungo e medio termine: il progetto per un nuovo cimitero che preveda i campi di inumazione, l’informatizzazione delle pratiche, la mappatura del cimitero dei Rotoli, la gara per il forno crematorio, solo per citarne alcune. Nessuno mette in dubbio che le bare in deposito siano una ferita aperta, ma per sanarla servono idee concrete e non proclami".

"Chi si candida a governare la città - conclude Sala - dovrebbe informarsi bene prima di parlare e avrebbe saputo che l’area del nuovo cimitero è già stata individuata, che un project financing è stato responto e che le ferie sono un diritto previsto dal contratto dei dipendenti pubblici e nessuno può negarle, senza considerare il fatto che il sottoscritto si occupa di cimiteri anche il sabato e la domenica".

Miceli (Pd): "Orlando non è esente da censure"

Sulla vicenda interviene anche Carmelo Miceli, deputato del Pd e candidato al Consiglio comunale di Palermo. "Il fatto che qualcuno non sia riuscito a risolvere le emergenze di Palermo perché arrivato stanco al traguardo, non significa che sia giusto ripartire da quella stessa stanchezza. Preferiamo ripartire dalla fantasia di un signor Architetto", ha detto Miceli. "Nessuno oggi, a causa della sua stanchezza, - ha aggiunto - può impedire di avere una visione di Palermo altrettanto lucida ed entusiasmante. Immaginare che l'amministrazione Orlando sia esente da censure e pensare che per questa nuova compagine sia impossibile o addirittura sbagliato discostarsi da ciò che è stato, significa regalare sacche enormi di consenso, del consenso buono, del consenso dei cittadini disinteressati, dei cittadini delusi dai disservizi, alla peggiore destra di sempre".

Rita Barbera: "Non è un'emergenza, è cattiva gestione"

L'emergenza cimiteriale a Palermo è tra i temi più gettonati della campagna elettorale. Sulla "vergogna" dei Rotoli sembrano essere d'accordo tutte le parti politiche ed il caso è stato sdoganato anche a livello nazionale qualche mese fa con la visita al cimitero anche del leader della Lega Matteo Salvini, tornato al camposanto di Vergine Maria all'inizio dello scorso marzo. Adesso anche la candidata Rita Barbera ha toccato la questione. 

Per Rita Barbera, candidata sostenuta da una lista civica, "non si tratta di un'emergenza ma di problematiche sottovalutate e, soprattutto, mal gestite da molti anni". Barbera riassume le numerose disavventure che vedono al centro il cimitero da tempo. "Dopo il vergognoso stivaggio delle oltre mille bare nel magazzino, oggi si apprende che, a causa dei lavori, forse eseguiti maldestramente, ben 38 alberi, di cui una ventina sul viale principale, hanno riportato danni definitivi alla radici e dovranno essere abbattuti e poco importa se l’assessore competente ha dichiarato che verranno sostituiti con nuovi alberi perché il cimitero dei Rotoli. E sempre oggi - continua la candidata a sindaca . si apprende che le misure palliative messe in atto dall’attuale amministrazione tra il 2014 e il 2016 riguardante l’utilizzo di aree già assegnate in cui sono state tumulate diverse bare, a seguito di una sentenza del Tar che ne restituisce l’utilizzo a chi ne aveva diritto, sono state liberate e le bare disseppellite, in evidente stato di degrado, sono state depositate nella Sala Bonanno, ora deposito di persone defunte da otto anni".

Secondo Barbera "non basta la costruzione annunciata per maggio dei 424 loculi prefabbricati a porre le basi per una razionalizzazione definitiva della struttura cimiteriale ma, ancora una volta, che sembra una di quelle pseudo-soluzioni tipiche dell’attuale amministrazione che, anche in questo caso, fa trasparire la sua mancanza di rispetto delle palermitane e dei palermitani messi in condizione di non poter piangere i propri defunti. È necessaria una progettazione sistemica, sfruttando anche i progetti esistenti, che vada a rafforzare il decentramento delle aree cimiteriali utilizzando beni comunali non sfruttati accedendo anche ai beni confiscati alle mafie".
 

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