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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Rifiuti: Roma assegna i "compiti" alla Regione, Crocetta risponde con un piano ad hoc

Da un lato la Regione promette di dare vita a un nuovo modello operativo per uscire dall'emergenza, dall'altro il Governo fissa rigide scadenze alle quali la Sicilia non può sottrarsi

Da un lato la Regione "promette" di dare vita a un nuovo modus operandi, dall'altro il Governo fissa rigide scadenze per la gestione di un'emergenza diventata ormai cronica. Si parla, ancora una volta, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nell'Isola.

Il governatore Rosario Crocetta ha annunciato che verrà trasmessa oggi a Roma la proposta di intesa che la presidenza della Regione sta elaborando. "Non c'è - spiega -  nè la richiesta di commissariamento nè di poteri speciali. Il piano del governo si riferisce alla corretta programmazione delle procedure di smaltimento e conferimento nel rispetto delle leggi dello Stato e della normativa europea. Non si consentirà più il conferimento di rifiuti non biostabilizzati e pertanto si dovrà procedere alla tritovagliatura e biostabilizzazione, anche mediante impiantistica mobile". Il governo regionale intende utilizzare l'attuale fase di transizione per "avviare un nuovo modello di rifiuti, indipendente dalle discariche, puntando a un incremento fortissimo della raccolta differenziata". "L'intendimento del governo - conclude Crocetta - è di far conferire tutti i comuni della provincia di Palermo su Bellolampo, dotata di impianto di biostabilizzazione realizzato dalla Regione, e quindi già in grado di consentire tali conferimenti".

L'invio delle proposta a Roma segue la firma di due ordinanze: la prima proroga il sistema attuale fino a lunedì, l'altra stabilisce il cronoprogramma per l'attivazione delle nuove società di raccolta.

"La nuova ordinanza sui rifiuti valida dal primo al 6 giugno nelle more dell'intesa da parte del ministero dell'Ambiente - spiega l'assessore regionale all'Energia, Vania Contrafatto. -, ci consente di scongiurare l'emergenza e di poter continuare a conferire i rifiuti negli impianti regionali, predisponendo al contempo la documentazione richiesta dal Governo nazionale. Non appena acquisiremo l'intesa ministeriale, la Sicilia potraàemanare una nuova ordinanza della durata di sei mesi durante i quali completeremo l'impiantistica e aumenteremo le troppo basse percentuali di raccolta differenziata".  Per Contrafatto: "dobbiamo rilanciare la raccolta differenziata, superando le tante resistenze che finora abbiamo incontrato; completare celermente gli impianti e le procedure di avvio delle Srr, commissariando lì dove necessario chi si mostrerà inadempiente; ridisegnare la governance del settore puntando su strutture snelle e un taglio agli sprechi. Tutto questo per garantire ai siciliani un servizio efficiente, economico e stabile, dicendo addio all'emergenza e dando finalmente certezze. Il tempo è scaduto ed è bene che se ne rendano tutti conto: per questo è fondamentale una sinergia con le forze parlamentari, gli enti locali, i sindacati, i cittadini per uscire da questo pantano e chi si sottrarrà dovrà assumersene la responsabilità".

Buoni propositi che da soli non bastano. Il ministero dell'Ambiente ha inviato una nota in cui mette nero su bianco ciò che viene chiesto a Palazzo d'Orleans. Un elenco di punti e, soprattutto, di scadenze temporali. Si inizia con l'approvazione in Giunta della riforma degli Ato entro il 15 giugno; la definizione della nuova ecotassa entro il 30 ottobre; il varo di un piano anti-evasione della Tari entro il 15 settembre. Entro 30 giorni, invece, dovranno essere firmati gli accordi con i presidenti delle altre Regioni per inviare i rifiuti oltre lo Stretto: le navi, impone Roma per sbloccare l'emergenza, dovranno partire entro il 30 agosto.

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