Schede in una caserma dell'esercito, due sezioni "scomparse" e circa 150 presidenti di seggio che danno forfeit alla vigilia. Le elezioni sono diventate un vero e proprio giallo. E ancora elettori e candidati aspettano i risultati ufficiali.

Uno dei motivi del ritardo, da quanto si apprende, sarebbe legato ad una discordanza tra il numero delle schede votate e quello registrato nei verbali. Tutte le schede sono state portate alla caserma Bichelli di San Lorenzo dove sono in corso tutte le verifiche del caso. Alcuni rumors - al momento in attesa di conferma - parlano anche di un problema organizzativo legato alla sostituzione di numerosi presidenti di seggio (si parla di circa 150) alla vigilia della tornata elettorale, che non avrebbe consentito la necessaria istruzione di questi ultimi in vista dello scrutinio. E da quanto si apprende, le difficoltà, e in alcuni casi incompetenza, da parte dei presidenti non sono state poche all’interno dei seggi durante la fase dello spoglio delle schede.

Dunque non c’è software che tenga. Quando si tratta di elezioni a Palermo i tempi di attesa per conoscere i risultati sono sempre piuttosto approssimativi. E non sempre a causa dei fatidici brogli. A due giorni e mezzo dalla chiusura dei seggi ancora mancano i risultati definitivi per i candidati a sindaco, per le liste e i consiglieri comunali e per presidenti e consiglieri di circoscrizione. Per quanto riguarda lo spoglio delle schede dei candidati a sindaco, da ieri sul sito del Comune mancano due sezioni (a momenti tre, poi una sola e poi di nuovo due) su seicento, mentre sul sito della Regione sono stati nuovamente pubblicati i dati di Palermo, ma non definitivi “perchè il Comune ha comunicato soltanto quelli relativi a 580 sezioni”. Per domani, “terzo giorno successivo al primo turno di votazione”, è previsto il termine per il completamento delle operazioni da parte dell’Ufficio elettorale “per la proclamazione dei risultati” .