Orlando detta le sue condizioni: "Accordo col Pd solo senza Lombardo"

Bisogno di costruire "un'alternativa vera" e portare avanti "un dialogo con il Partito democratico per un centrosinistra coeso nelle prossime comunali" ma mai con il "cavallo di troia Lombardo". Se non è una discesa in campo, poco ci manca. Il portavoce nazionale di Italia dei Valori Leoluca Orlando, in un'intervista riportata dall'edizione on line del Corriere del Mezzogiorno,  lancia una sfida al Partito Democratico siciliano: "Costruiamo un'alternativa vera - dice - un'alleanza che produca un progetto concreto per la città, e poi il candidato si scelga attraverso le primarie. Qualora questo percorso non venga portato avanti - sottolinea Orlando - sarò costretto a rompere gli indugi e a candidarmi io".

Ma l'ex sindaco di Palermo detta tempi e condizioni: "Il confronto con il Partito Democratico – chiarisce - lo vogliamo portare avanti a patto che venga ritirato l'appoggio al governo regionale". E chiede un dialogo per la costruzione di "un centrosinistra forte e coeso", ma "non con il cavallo di Troia, non con Lombardo". "Se non si lavorerà in questo senso – ribadisce - mi troverò costretto a candidarmi, lo devo alla mia città". Quindi le priorità per il rilancio del capoluogo siciliano: "Bisogna ripartire dalla buona amministrazione, da qui passa qualsiasi forma di rilancio e di sviluppo economico. Da sindaco di Palermo avevo bilanci in ordine, compresi quelli delle partecipate. Addirittura per l’Amia, nel mio periodo da primo cittadino, si erano riusciti ad accantonare fondi per gli investimenti. Oggi questo non accade più. Ecco, io penso - conclude Orlando - che bisogna ripartire dalla trasparenza e dalla corretta gestione amministrativa per recuperare credibilità presso i cittadini e a livello internazionale".