Primarie, il programma di Terminelli: "I dieci punti per migliorare la città"
Il consigliere comunale del Pd apre la campagna elettorale e lancia le sue idee, dai servizi pubblici al turismo passando per la riorganizzazione delle partecipate. Sulla 'questione' Borsellino: "Un vero pasticcio"
“Palermo è una città bellissima ma immersa nel degrado e nell’abbandono. Bisogna voltare pagina e ricominciare con un grande tavolo di confronto permanente con tutte le forze attive della città per promuovere un nuovo processo di sviluppo che durante la crisi economica punti sull’innovazione e la modernità per tutelare l’occupazione e le nuove generazioni”. Con queste parole il consigliere comunale del Pd Ninni Terminelli ha aperto ufficialmente la propria campagna elettorale per le primarie del centrosinistra.
Primarie alle quali sarà candidato “per rispondere all’appello di cinquanta cittadini – dice il consigliere comunale del Pd – espressione del mondo delle professioni e della società civile, che un mese fa hanno chiesto la mia disponibilità. Cittadini che nel frattempo sono diventati più di trecento e al cui servizio metto la mia storia e la voglia di mettermi in gioco per la città”. Durante la conferenza stampa tenutasi all’interno dei locali del Caffè Letterario di Villa Costa, Terminelli ha illustrato un programma di dieci punti che intende presentare alle primarie, che parla di servizi pubblici puntuali “che garantiscano ai cittadini spostamenti certi, come in ogni città europea”, di chiusura del centro storico “per valorizzare le nostre risorse storico monumentali”, e poi ancora di scuola, utilizzo dei beni confiscati alla mafia, cultura, e turismo “che deve diventare un modello di sviluppo”. Nel programma sono inserite anche delle misure che contribuirebbero alla soluzione di alcuni problemi cronici della città, come la costruzione di un nuovo cimitero e la riorganizzazione in un’unica holding delle società partecipate dal Comune per “una Palermo finalmente pulita”.
Immancabili le notizie di carattere politico sull’attuale situazione del Pd. Alle domande dei giornalisti riguardo la questione della candidatura di Rita Borsellino, Terminelli ha commentato: “Un vero e proprio pasticcio di un partito che ha chiesto a una persona che stimo profondamente di candidarsi, ben sapendo quale era la sua posizione che però non può diventare quella del Pd. Io seguirò la linea del partito nazionale, confermata da Bersani a piazza San Giovanni, a Roma: un’alleanza fra progressisti e moderati. Se domani il Pd dovesse far venire meno il sostegno al governo Monti, allora vorrà dire che seguirò un’altra linea. Ma finché resto qui, e non ho intenzione di cambiare, seguo la linea del partito”. E quando gli viene fatto notare che a volere la candidatura della Borsellino è stato proprio il segretario nazionale Bersani, risponde: “Vuol dire che è stato mal consigliato in Sicilia”.