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Elezioni comunali 2017

Tesseramento Pd, "congelati" 21 iscritti che sostengono Ferrandelli: è polemica

I sospesi scrivono alla commissione del congresso nazionale e ai candidati alla segreteria: "Non ci stiamo ad essere espulsi, lista in appoggio a Orlando non rappresenta tutto il partito"

Il Pd sospende 21 iscrittti che sostengono Fabrizio Ferrandelli. Una decisione che ha impedito il voto al congresso nazionale e che sta creando malumori all'interno del partito: questi i motivi che hanno spinto gli esponenti dem "congelati" a scrivere una lettera alla commissione del congresso nazionale ed ai candidati alla segreteria Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.

"In riferimento alle prossime elezioni amministrative del Comune di Palermo del prossimo 11 giugno, i sottoscritti, tutti, ad oggi, consiglieri comunali, di circoscrizione e semplici tesserati al Pd, con la presente tengono a manifestare tutto il proprio dissenso verso la possibilità d’essere espulsi dal proprio partito". Così si legge nella missiva firmata da Giuseppe Abbruscato, Isabella Cacciatore, Bartolo Corallo, Giovanni Tarantino (nella foto), Danilo Stagno, Maurizio Castagnetta, Piero Pellerito, Marco Marceca, Vanni Randisi, Dario Duminuco, Rossella Megna, Cesare Mattaliano, Laura Lamia, Giorgio Mineo, Marco Pasquale Marchese, Carmelo Li Bassi, Filippo Lo Cicero, Francesco Virga, Giuseppe Prestigiacomo, Manuela Playa e Nicola Macaione.

"Il Pd palermitano - prosegue la lettera - ha scelto di sostenere il sindaco uscente Leoluca Orlando, a seguito di diverse intercessioni e di accordi raggiunti tra un’area del Pd nazionale e lo stesso candidato. Oggi questo appoggio trova sintesi grazie ad una lista civica in cui è avvenuta una spartizione di posti tra il nostro partito e Alternativa popolare. In opposizione a questa decisione, abbiamo deciso di candidarci all’interno di una lista civica a sostegno del programma di governo della città promosso da un altro candidato sindaco, Fabrizio Ferrandelli, già deputato regionale del Pd, dimessosi in data 22 luglio 2015, in contrapposizione al governo Crocetta".

"Scriviamo, dunque, all’attenzione dei candidati alla segreteria nazionale del Pd - concludono i sospesi dal partito - perché desideriamo ricevere le vostre considerazioni, soprattutto, quando ad essere oggetto di espulsione siano decisioni come quella del nostro mancato sostegno ad una lista che non rappresenta tutte le anime del nostro partito, perché non nasce da alcuna visione condivisa e partecipativa su come far ripartire la nostra città ferma al palo da 50 anni". 

Giovanni Tarantino, candidato al Consiglio comunale nella lista dei "Coraggiosi", tra i firmatari della lettera, denuncia: "Ieri non mi è stato concesso il diritto al voto al congresso del Pd perché risulto sospeso, pur essendo ancora capogruppo del Pd alla Quinta circoscrizione. Tutto questo dopo 20 anni di battaglie, attività politica, congressi, trasformazioni e scissioni, dopo 20 anni di amore puro e di crescita personale. Non entro nel merito della decisione presa dalla commissione congressuale".

"Mi avrebbe fatto piacere però che mi fosse comunicato prima. Perché quando si prende una decisione si deve avere la forza di portarla avanti. Questo è il Pd che voglio! Quello che non ha paura di prendere decisioni - conclude ironicamente -. Quello che è disposto a correre sempre con il suo simbolo a testa alta. Quello che permette ad Emiliano di essere candidato a segretario al congresso dopo aver sostenuto le ragioni del "no" al referendum. Questo è il mio partito".

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