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Elezioni comunali 2017

Corsa a sindaco: il centrodestra pronto a sostenere Ferrandelli, lui accetterà?

Il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre sarà una tappa di snodo. Resta da capire se il leader de "I Coraggiosi" sarà d'accordo o meno ad includere nel suo rassemblement anche forze politiche di centrodestra

C'è chi è pronto a scommettere che Forza Italia e Udc appoggeranno lo stesso candidato a sindaco alle elezioni Amministrative di maggio 2017. Una scommessa che sta diventando sempre più concreta. Secondo indiscrezioni, il centrodestra starebbe infatti maturando la convinzione di sostenere Fabrizio Ferrandelli sin dal primo turno. E per chiudere il cerchio sarebbe disposto anche a rinunciare ai simboli di partito.

In tal senso si è registrata un'accelerazione, riferiscono fonti bene informate. Accelerazione sulla scorta di sondaggi e dati di fatto. Vero è che in Sicilia, così come a Palermo, il centrodestra non è più quello schieramento di partiti che nel recente passato ha egemonizzato le competizioni elettorali. Ma è altrettanto vero che la sommatoria di forze politiche che lo compongono (da Forza Italia a Sarà Bellissima di Musumeci, passando per l'Udc di Cesa), potrebbe risultare l'ago della bilancia per vincere al primo turno. In politica però non sempre uno più uno fa due. Tuttavia l'effetto trascinamento reintrodotto con la nuova legge elettorale favorisce, sulla carta, chi riesce a formare una coalizione "larga" e "aperta".

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Nuovi schemi, insomma. Visto che quelli tradizionali sono già abbondantemente saltati. In questa fase di mutamento, Palermo potrebbe rappresentare un laboratorio politico. Espressione alquanto inflazionata, ma che rende l'idea. Il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre sarà una tappa di snodo. E Palermo potrebbe essere una "finestra" su nuove prospettive nazionali.

Ecco perché, in ottica centrodestra, Ferrandelli potrebbe essere il candidato con il giusto identikit. Resta da capire se il leader de "I Coraggiosi" sarà d'accordo o meno ad includere nel suo rassemblement anche forze politiche di centrodestra, seppur prive di simboli di partito. Che dovranno pure sottoscrivere il programma che Ferrandelli sta costruendo con i cittadini attraverso "Palermocrazia". "Conditio sine qua non" richiesta a tutti.

Proveniendo dal centrosinistra, d'altro canto, Ferrandelli avrebbe meno difficoltà ad accogliere "pezzi" del Pd. Ad esempio i renziani. I dem hanno "congelato" le primarie (se mai sono state un'ipotesi concreta). I nomi di potenziali candidati usciti fuori nelle ultime settimane non registrerebbero gradimento nell'elettorato. Il Pd, come noto, è spaccato in varie "correnti" tenute assieme solo da un partito-contenitore. Il 4 dicembre si avvicina e con esso probabilmente anche il "liberi tutti", qualunque sia l'esito del referendum. 
 

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