Rosi Pennino, la "pasionaria" dello Zen: "Pronta a fare l'assessore per Ferrandelli"
Designata dal candidato sindaco alle politiche sociali, si scaglia contro Orlando: "In questa città il sociale è stato devastato, l'Ufficio H va potenziato". Su Cuffaro e le alleanze: "Ha il diritto a essere riabilitato"
Si è presa più di un mese per decidere ed oggi ha sciolto la riserva. Rosi Pennino ha accettato l'invito di Fabrizio Ferrandelli, che l'ha designata assessore alle Politiche sociali. Oggi il leader dei "Coraggiosi" l'ha presentata ufficialmente alla città, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso il comitato elettorale di piazza Don Sturzo.
"Mi ha convinto il metodo di Ferrandelli basato sull'ascolto e votato all'impegno nelle periferie. Sono una donna difficile e libera, saprò 'sciarriarmi' se necessario. Ho riflettuto a lungo su questa proposta: non sono state riflessioni politiche, ma di carattere umano e personale. Credo che sia arrivato il momento di fare, a chiedermelo sono le tante famiglie che fanno parte dell'associazione Parlautismo e di un mondo, quello del sociale, che ha bisogno di risposte. Nella nuova Palermo nessuno deve o dovrà restare indietro né essere lasciato solo".
Queste le prime parole di Rosi Pennino che, senza peli sulla lingua, ha affrontato temi politici legati alle alleanze di Ferrandelli e del suo principale competitor. E non ha risparmiato stoccate all'attuale amministrazione comunale. Come si conviene a chi è cresciuta a "pane e politica" e nella vita ha dimostrato di essere una "pasionaria", ma senza eccessi. Sindacalista della Cgil, Pennino è stata segretaria della Camera del Lavoro dello Zen (il suo quartiere). Ha ricoperto inoltre la carica di consigliere alla Settima Circoscrizione ed ha diretto la sezione dei Ds dello Zen. All'impegno politico ha affiancato sempre quello per il sociale. Pennino è anche l'ex moglie del sottosegretario alla Salute Davide Faraone. Il quale, nella corsa a Palazzo delle Aquile, sta dall'altra parte della barricata: con Orlando.
"La soluzione ai problemi va oltre gli steccati e i simboli, non ha colore politico" ha detto, prima di lanciare vere e proprie bordate: "Da troppo tempo - ha sottolineato - le stanze del Comune sono 'sorde' alle istanze dei più bisognosi. In questa città il sociale è stato devastato. Sui servizi sociali è stato programmato il disastro". Un attacco in piena regola, che la Pennino rende concreto quando sposta il tiro sui contenuti: "Prendiamo il caso dei centri aggregativi per minori con disabilità. I bandi sono stati aggiudicati nel 2013, ma non sono mai partiti. E che dire della legge 328? Le casse del Comune non sono vuote, eppure c'è una totale incapacità a spendere le somme trasferite da Stato e Regione. Negli ultimi cinque anni, inoltre, è stata letteralmente mortificata la professionalità degli assistenti sociali".
Pennino ha le idee chiare sul da farsi: "L'Ufficio H va potenziato, serve un decentramento reale sul territorio: devono esseere le 'carte' a spostarsi, non le persone. La burocrazia non deve alzare barricate". Parole da tecnico, che fanno il paio con la visione politica. "Ormai gli schemi tradizionali sono saltati. Il tema delle alleanze non mi appassiona. Qualcuno storce il naso perché Cuffaro sostiene Ferrandelli? Io allora dico Cardinale, Alfano e potrei continuare per un giorno...". Su Cuffaro ha poi aggiunto: "Chi ha pagato il suo prezzo con la giustizia, ha il diritto a essere riabilitato. Perché Cuffaro non può esprimere la sua opinione? Questa sinistra dell'ipocrisia e dei 'salotti bene' non l'ho mai sopportata".
Con il Pd capitolo chiuso. "Fino all'anno scorso avevo la tessera, quest'anno non lo so nemmeno". I dem hanno messo la Pennino alla porta, benché non abbia ancora rinnovato la tessera. "Nessuno mi ha mai cercata - ha proseguito -. Ho detto basta con la politica quando l'autismo ha bussato alla porta di casa mia. Adesso c'è un'intera comunità che mi chiede d'impegnarmi e io ho detto sì. Ma alle mie condizioni: il sociale deve essere al centro dell'agenda di tutta la Giunta". Confilitti d'interesse con l'associazionismo? "Nessuno. Parlautismo, l'associazione che presiedo, è un insieme di famiglie. Non abbiamo mai presentato un progetto al Comune né avuto mai un euro".
Ferrandelli, dal canto suo, ha promesso massima libertà alla Pennino. "Sono molto emozionato - ha detto il candidato sindaco dei "Coraggiosi" - la designazione di Rosi è un passaggio importante: per me rappresenta una storia d'impegno. E' cresciuta a 'pane e politica', ma prima di tutto è una donna e una mamma. Sulle questioni concrete può rappresentare una parte importante della città. In questa nomina dimostriamo una volta di più di avere le mani libere anche sulla scelta degli assessori. Così come è certo che Rosi non abbasserà mai la testa: non è domabile, è una donna libera".
Ferrandelli è infine tornato sulle polemiche legate all'anticipazione di cassa decisa dalla Giunta Orlando. "E' una scelta amministrativa. Legittima, per carità. Ma le spiegazioni fornite dal sindaco non mi convincono. La storia della Regione e dello Stato che non pagano la vada a raccontare ai suoi alleati, la dica al Pd e a Crocetta. La smetta con questo balletto d'ipocrisia. Un buon amministratore avrebbe dovuto prevedere le tempistiche dei trasferimenti, che sono in ritardo da anni. Lui che millanta una grande esperienza amministrativa, non ha saputo garantire un'elasticità di cassa".
Quello che più preoccupa l'ex deputato regionale del Pd è "la scarsa capacità finanziaria del Comune": "E' gravissimo che i trasferimenti statali e regionali, di norma per gli investimenti, vengano usati come spesa corrente. Nel bilancio di previsione - ha concluso Ferrandelli - ci sono entrate 'gonfiate': dalle multe ai permessi per costruire, passando per gli introiti della lotta all'evasione. Temiamo un disequilibrio nei conti, così come è già palese in alcune Partecipate".