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Elezioni comunali 2017

L'assessore ai fondi Ue designato da Ferrandelli fa coming out: "Sono massone", scoppia la polemica

Giuseppe Labita, 50 anni, esperto in progettazione nazionale e transnazionale, non ha fatto mistero della sua appartenenza al Grande Oriente d'Italia. Reazione degli orlandiani, Catania (Sinistra Comune): "Messaggio inquietante". Controreplica: "E allora?"

Dopo Rosi Pennino, il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli designa un nuovo assessore. Si tratta di Giuseppe Labita che, in caso di vittoria alle elezioni del leader dei Coraggiosi, farebbe l'assessore alla Programmazione europea, fondi comunitari e progettazione partecipata.

Labita è stato presentato durante una conferenza stampa nella sede elettorale di piazza Sturzo, in cui sono state illustrate le possibilità di sviluppo della città attraverso i fondi comunitari. Giuseppe Labita, 50 anni, sposato e con due figlie, formatore ed esperto in progettazione nazionale e transnazionale, da oltre 20 anni opera in questo ambito, occupandosi della gestione amministrativa e finanziaria dei progetti dell'Unione europea.

A margine della conferenza stampa, Labita ha ammesso la sua appartenenza alla massoneria. "Sono un iscritto al Grande Oriente d'Italia - ha detto - è un mio percorso umano che non avrà nulla a che vedere con quello politico e amministrativo. I valori radicati in me garantiranno trasparenza ed equi trattamenti". Ferrandelli, ha assicurato Labita, è al corrente. "Tutto questo però - ha aggiunto - non c'entra nulla con i progetti che abbiamo in mente per rilanciare Palermo".

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Un coming out che ha scatenato una vera e propria polemica. La reazione degli orlandiani non si è fatta attendere. "La scelta di Fabrizio Ferrandelli - ha dichiarato l'assessore Giusto Catania, candidato di Sinistra Comune - di individuare un massone dichiarato alla carica di assessore è messaggio inquietante, infatti chi ricopre cariche pubbliche non dovrebbe aderire a poteri paralleli, seppur legali. I rappresentanti istituzionali, nell'esercizio delle loro pubbliche funzioni, devono rispondere esclusivamente a poteri trasparenti. In questo senso ci sembra che la scelta di Ferrandelli sia un segnale preoccupante anche alla luce della decisioni recenti della commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, che solo qualche settimana fa ha chiesto che venissero sequestrati gli elenchi degli aderenti alle logge massoniche di Calabria e Sicilia. Dopo avere tra i suoi grandi elettori un noto condannato per mafia (Totò Cuffaro, ndr) - ha concluso Catania - a Ferrandelli, per completare il quadro, mancava solo la proposta di un massone come assessore".

Controreplica di Labita: “Massone, e allora? Proprio perché non ho nulla da nascondere non ne ho fatto mistero. Sono un professionista e ho assunto l’impegno da professionista e padre di famiglia di aiutare Fabrizio a governare la città. La trasparenza è la base fondamentale del mio percorso umano e professionale. Invito chi la mette in dubbio a guardare altrove. Per completezza di informazioni, al signor Catania dico anche che ho presentato istanza per essere iscritto al circolo degli scacchi. Attendo risposta”.

In precedenza, Ferrandelli e Labita hanno denunciato lo scarso utilizzo dei fondi comunitari da parte del Comune, scatenando l'ira di Orlando. "In una città affamata di lavoro come Palermo - ha detto il leader dei Coraggiosi - è inaccettabile che in questi ultimi anni non siano state utilizzate delle somme importanti come quelle dei finanziamenti europei che possono dare risposte reali al territorio. Le entrate dirette dei fondi europei nel triennio 2013-2015 non hanno superato gli 800mila euro: una cifra irrisoria. Dobbiamo spremere come un limone l'Europa. Ho chiesto a Giuseppe Labita di raccogliere la sfida di entrare nella squadra della governance della città, sfida che ha accettato".

"Vogliamo festeggiare la festa dell'Europa con gesti concreti e non con fumose passerelle - ha aggiunto Ferrandelli -. La mia campagna elettorale è concentrata sulla lotta alla povertà. Siamo convinti che il futuro di questa città passi dalla condizione di creare condizioni favorevoli per attrarre investimenti affinché ci sia una lotta alla povertà, attualmente dilagante nelle periferie della città. Dagli ultimi dati allarmanti risulta che la Sicilia è l'ultima regione d'Italia in termini di povertà educativa e Palermo la città capofila. La dispersione scolastica in alcune zone tocca il 40%".

“L’attuale amministrazione - ha spiegato Labita - ha dimostrato la sua incapacità di intercettare finanziamenti. Ciò è stato possibile perché non esiste un vero piano strategico e di sviluppo per la nostra città. Ho cercato sul sito del Comune, al link sulla amministrazione trasparente, ma ho constatato che non si trovano documenti da poter scaricare. Le uniche fonti disponibili sono i bilanci del Comune, dove però si trovano delle voci generiche. Dell’ufficio Europa del Comune oggi non ne sentiamo più parlare e mi domando il perché. Noi intendiamo utilizzare consulenze esterne, anche internazionali, coinvolgere in modo attivo il Comune nelle reti strategiche europee e dare vita a tavoli di progettazione partecipata". 

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