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Elezioni comunali 2017

Tentazione primarie nel Pd, ma prevale l'attendismo: prima l'incontro con Orlando

In settimana i vertici locali del partito incontreranno il sindaco e i suoi fedelissimi. Rubino: "Andremo a sentire quali saranno i termini di questa apertura". Raciti: "No passi indietro su alleanza tra democratici e moderati". Crocetta pronto a fare un lista

La tentazione si chiama primarie, come prevede lo statuto. Nel Pd prevale però l'attendismo sul fronte amministrative e alleanza con Orlando: questo il dato che emerge dalla direzione provinciale. Anche perché, la porta aperta lasciata dal sindaco - che ha usato toni molto concilianti con i dem - è il preludio ad un incontro (risolutore?) che si terrà in settimana: giovedì o venerdì. Stavolta con i vertici locali, come annunciato da Fabio Giambrone, braccio destro di Orlando.

“Prendiamo atto - afferma Antonio Rubino, responsabile regionale organizzazione del Pd - che il sindaco Orlando ha prodotto due fatti: ha riconosciuto l’importanza del Pd e il suo ruolo come soggetto politico ed ha deciso di incontrare il gruppo dirigente del partito palermitano. Andremo a sentire con le nostre orecchie quali saranno i termini di questa apertura. Siamo l’unico partito di questo paese e l’unico argine  democratico alle deriva populista della destra e del Movimento 5 Stelle. La difesa del simbolo non è soltanto la difesa di un tratto grafico, dietro quel simbolo ci sono storie, facce ed emozioni che intendiamo rappresentare e che siamo orgogliosi di mostrare alla città anche su una scheda elettorale".

Il nodo però resta sempre lo stesso: Orlando sì, Orlando no. Per il segretario regionale Fausto Raciti, la strada con Orlando non sarebbe obbligata. "L'assemblea di sabato ha riaperto la discussione sul riconoscimento e sulla funzione del Pd; il modo in cui partecipiamo alle amministrative è legittimato dalla direzione provinciale. Parte della nostra funzione attiene alla capacità di tenere insieme le forze impegnate a governare alla Regione e su questo si deve sviluppare il ragionamento, se il partito vuole prendere se stesso e il sindaco di Palermo sul serio. Il fulcro del nostro lavoro è stato l'alleanza tra democratici e moderati e non possiamo riconsegnarla al passato. Un Pd annichilito può dare un contributo elettorale e politico alle amministrative? Davvero si pensa che lo spazio che il Pd lascerebbe vuoto, non verrà riempito da qualcuno". Così il segretario Raciti, a chiusura della direzione provinciale del partito, alla quale ha preso parte anche il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, arrivato poco prima che l'assise si chiudesse.

Il governatore, che venerdì scorso ha lanciato RiparteSicilia, si è detto disponibile a "fare a Palermo una lista a sostegno di Orlando. Farò quello che mi chiede il partito. RiparteSicilia vuole essere un laboratorio utile al Pd". Il segretario provinciale Carmelo MIceli però ironizza: "Ci fa piacere che Crocetta s'interessi al partito, ma poi non capisco perché lancia movimenti alternativi al Pd".

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