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I risultati delle liste nella Sicilia occidentale: M5S primo partito, male il Pd e Filoramo si dimette da segretario

I grillini fanno il botto e raggiungono, da soli, il 30% nei collegi di Camera e Senato. La coalizione di centrodestra si attesta fra il 35 e il 36%. Fratelli d'Italia al 18%, tiene Forza Italia (11%), crolla la Lega (4-5%). Il centrosinistra non va oltre il 16%, sorpresa De Luca

Il Movimento 5 Stelle è il primo partito nei collegi della Sicilia Occidentale. Alla Camera i grillini fanno il botto con il 30,7% dei consensi. Cinque punti in meno dell'intera coalizione di centrodestra che si attesta al 35,5% quando le sezioni scrutinate sono 2.298 su 2.414.

I risultati delle liste per le Politiche, consultabili sulla piattaforma Eligendo del ministero dell'Interno, danno Fratelli d'Italia sopra il 18% alla Camera nella circoscrizione Sicilia 1. Forza Italia tiene ma perde la leadership della coalizione: gli azzurri sono mediamente al 11,6% nei collegi della parte occidentale; crolla la Lega, al 4,7%; mentre i centristi di Lupi e Brugnano non arrivano nemmeno all'1%. La vera sorpresa è il movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca che, in attesa dei risultati delle Regionali (gli exit poll lo danno secondo dietro a Schifani) elegge un deputato e un senatore - Francesco Gallo e Dafne Musolino - e ad occidente (pur essendo Messina e la parte est della Sicilia il fortino di voti) riesce a conquistare l'8% come lista. Il tutto nonostante la vittoria del centrodestra e l'exploit del M5S. Scollina oltre il 5% la lista di Azione e Italia Viva. 

Male, anzi malissimo, il centrosinistra: la coalizione che vede Pd, Verdi, Più Europa e Impego Civico si ferma al 16,9% alla Camera in Sicilia Occidentale. L'effetto è una resa dei conti immediata: senza nemmeno attendere lo scrutinio delle Regionali, si dimette il segretario palermitano Rosario Filoramo, che su Facebook ammette la sconfitta: "Si è perso, non vi sono scuse. Non siamo riusciti a metterci in sintonia con gli italiani, veniamo percepiti come il partito del potere, distaccato dai problemi reali del Paese, ma vi assicuro che i nostri militanti sono persone per bene, vicini ai problemi dei cittadini, donne e uomini concreti. Inoltre, abbiamo giocato una partita suicida, non tenendo nel debito conto, di una legge elettorale, che colpevolmente non abbiamo cambiato, che impone le alleanze nei collegi uninominali. Le responsabilità sono nostre, bisogna trarne le conseguenze e avviare senza traumi e lacerazioni, ma concretamente, il ricambio ai vertici e nelle politiche del Pd, a partire dall’unione provinciale che ho l’onore di guidare".  

A caldo, il consigliere comunale Carmelo Miceli (deputato nazionale uscente), vicino all'area che fa riferimento a Lorenzo Guerini, ha dichiarato: "Dai primi commenti mi pare che i miei amici e compagni del Partito democratico stiano tentando di dare la responsabilità della peggiore sconfitta di sempre a M5S, Calenda e Renzi. Niente di più sbagliato! Serve autocritica. Profonda autocritica. Autocritica. Quella che mi aspetto nella conferenza stampa del segretario nazionale Enrico Letta e in quella del segretario regionale e Anthony Barbagallo".

I risultati sono sostanzialmente speculari a queli per il Senato. Il Movimento 5 Stelle nella parte occidentale della Sicilia è al 30,3%, con il centrodestra che tutto assieme è al 36,3%. Nel dettaglio ecco le performance delle singole liste: Fratelli d’Italia 18,3% e Forza Italia 11,7%, Lega 5,2%. Noi Moderati 1%. Il centrosinistra si attesa al 16,7% - Pd 12,1%, Alleanza Verdi e Sinistra 2,1%, Più Europa 1,7%, Impegno Civico 0,6% - Sud chiama Nord di Cateno De Luca sfiora l'8%. Azione e Italia Viva non arrivano al 5%.

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