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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lo scontro a distanza

Musumeci e Miccichè mondi lontanissimi: "Ha spaccato il centrodestra", "Con lui unità impossibile"

Il governatore: "Innaturale mettere in discussione un presidente uscente se non ci sono fatti gravi". Il coordinatore di Fi in Sicilia: "Ha ignorato la maggioranza durante il suo mandato, non possiamo sostenerlo"

Si allarga la spaccatura fra Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè. Un nuovo botta e risposta fra il presidente della Regione e il presidente dell'Ars è andato in scena mentre il centrodestra è ancora alla ricerca di un candidato unico per la corsa a sindaco di Palermo, dopo l'accordo tra Forza Italia e Lega sul ticket Cascio-Samonà. "Non mi farò delegittimare da chi ha già spaccato la coalizione due volte facendo vincere la sinistra, da chi oggi in Sicilia guida metà del suo partito e non si capisce cosa mi rimproveri", afferma Musumeci, intervistato dal Corriere della Sera, rispondendo a una domanda sullo scontro con il coordinatore di Forza Italia nell'isola Gianfranco Miccichè, contrario alla sua ricandidatura alla presidenza della Regione.

"Per me il centrodestra è un valore e un ideale - prosegue il presidente della Regione -. Se verrà diviso, ognuno si prenderà le proprie responsabilità". Musumeci ribadisce l'intenzione di riproporsi alle elezioni regionali come candidato presidente: "Se non dimostreranno che sono socio di Matteo Messina Denaro o che, a differenza di quanto mi risulta, esistono candidati più competitivi di me, no. Non ritirerò la mia candidatura". Secondo Musumeci, che è sostenuto da FdI ("ringrazio Meloni"), "è innaturale mettere in discussione un presidente uscente se non ci sono fatti gravi". Il governatore rivela di avere sentito "di recente" il leader di FI Silvio Berlusconi ("con una telefonata e in un'ora potrebbe risolvere tutto"): "Ha dato la sua disponibilità, ma sono molto prudente, rispetto il travaglio che vivono le forze politiche al loro interno...". Poi Musumeci aggiunge: "Il centrodestra sta dando uno spettacolo indecoroso, qualcuno deve assumersi la responsabilità".

Di sicuro c'è che fra i due presidenti la ricomposizione è da escludere. "Credo sia impossibile ritrovare una unità con Musumeci perché lui quotidianamente fa capire che continuerebbe con questo atteggiamento sbagliato anche dopo", ha detto Miccichè, a margine della presentazione di una mostra a Palermo. "Mi dispiace molto che si sia creata questa contrapposizione con il presidente della Regione, ma Musumeci non si è mai messo in discussione. Spero ancora, fino all'ultimo, che lui possa capire i suoi errori e cambiare atteggiamento, per il bene e l'unità della coalizione di centrodestra", ha aggiunto il leader di Forza Italia in Sicilia. "Musumeci, nella sua azione di governo - ha proseguito - non ha mai coinvolto i partiti della maggioranza, con cui avrebbe dovuto condividere importanti decisioni, soprattutto quando si è trattato di approvare le leggi di riforma. Un atteggiamento, questo, che ha indisposto l'intero Parlamento. Ho fatto parte di cinque governi nazionali e non è mai esistito che il governo prendesse iniziative su temi importanti senza avvisare i partiti". Miccichè sembra non temere le dimissioni minacciate da parte del presidente della Regione: "Lo faccia se vuole. Per me come votiamo a novembre possiamo andare al voto anche prima".

Il presidente dell'Ars ha anche risposto a domande sui rapporti fra Forza Italia e Fratelli d'Italia in Sicilia ."Noi con FdI non abbiamo niente, come dimostra il fatto che a Messina siamo insieme. Con FdI siamo amicissimi, il problema è Musumeci e il suo metodo che non ha funzionato. Lui, però, non ha mai detto 'rivediamolo'. Anzi continua a fare pressione, minaccia le dimissioni, facendo finta che i partiti non esistono". E ha aggiunto: "E' questo il motivo per cui non è possibile dirgli sì (a una ricandidatura alla presidenza della Regione, ndr). Non ci possiamo suicidare". Poi sulle comunali di Palermo, Miccichè si è detto "abbastanza convinto che con Cascio vinciamo anche senza Fratelli d'Italia. Credo di aver sbagliato poche volte i conti sulle elezioni. Nonostante questo continuo a cercare FdI, intanto per essere più sicuro, e poi perché è troppo importante il valore della coalizione".  Attorno al nome di Cascio si è saldato l'asse FI-Lega. Fratelli d'Italia, al momento resta in pista con la parlamentare Carolina Varchi.   

"Speriamo che alle regionali finisca come a Palermo. Qui con Cascio vinciamo e anche in maniera abbastanza netta, sono serenissimo - ha aggiunto il leader azzurro -. Sarei felice di riunire la coalizione, ma nella formazione in cui siamo oggi, se si chiude, come spero,  con Lombardo e gli altri, credo che non ce ne sia per nessuno. Al ballottaggio ci andiamo, ma stiamo puntando a fare liste per evitarlo".

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