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Elezioni regionali 2022

I parlamentari regionali e nazionali di Forza Italia: "Miccichè è il nostro candidato a presidente della Regione"

Lo ha annunciato la deputazione azzurra dopo un vertice a Palazzo dei Normanni, dove però non tutti erano presenti. Il presidente dell'Ars: "Lusingato di questa proposta, darò una risposta non prima di avere parlato con Berlusconi, Schifani e gli assenti. Mia eventuale candidatura a disposizione di Lega, Udc e altri possibili alleati"

"Gianfranco Miccichè è il nostro candidato a presidente della Regione". Con una nota diramata al termine di un vertice che si è tenuto a Palazzo dei Normanni, i parlamentari regionali e nazionali di Forza Italia lanciano la candidatura a governatore della Sicilia dell'attuale presidente dell'Ars. 

Non tutti i deputati però erano presenti, dopo le tensioni interne scaturite dall'intervento di ieri all'Ars del presidente della Regione Nello Musumeci, che hanno creato due fronti nel partito: i falchi guidati dal capogruppo Tommaso Calderone (vicinissimo a Miccichè), che non ha lesinato attacchi a Musumeci; e le colombe, tra le quali deputati di lungo corso come Riccardo Savona, gli assessori Gaetano Armao, Marco Falcone e Marco Zambuto, che invece hanno manifestato lealtà all'attuale governatore. 

L'uscita da parte del gruppo parlamentare dell'Ars, cristallizzata in una nota diramata alla stampa, è comunque un vero e proprio guanto di sfida nei confronti di Musumeci. "E' stata formalmente proposta per le prossime elezioni regionali - è scritto nella nota - la candidatura a governatore dell’onorevole Gianfranco Miccichè. La stessa sarà formulata a tutti gli alleati".  

"Sono lusingato di questa proposta - ha risposto Miccichè - mi riservo di dare una risposta non prima di avere parlato con il presidente Silvio Berlusconi, con Renato Schifani e i pochi deputati assenti. Metto la mia eventuale candidatura a disposizione dei nostri alleati nazionali, Lega e Udc e di tutti gli altri possibili alleati siciliani”. Parole sibilline quest'ultime perché non chiudono affatto l'ipotesi del campo largo che Forza Italia sta affrontando con il Pd. Infine, cosa tutt'altro che irrilevante, non vengono menzionati né Fratelli d'Italia della Meloni né Diventerà Bellissima di Musumeci. E' il preludio alla rottura definitiva?

Di certo la Lega non fa i salti di gioia. "Abbiamo grande rispetto per il dibattito interno a Forza Italia e prendiamo atto della proposta avanzata alla coalizione. Per quanto ci riguarda, di candidature se ne parlerà al momento opportuno: ribadisco la necessità di concentrare ogni energia per dare risposte efficaci ai siciliani. C'è la necessità di litigare meno e lavorare di più". Così in una nota il segretario della Lega in Sicilia Nino Minardo. "Noi della Lega Sicilia stiamo già perfezionando un programma di rilancio per Palermo e per le altre città al voto, senza dimenticare la nostra regione: sottoporremo al più presto le nostre idee agli alleati - prosegue -. Dopo aver condiviso le priorità, ragioneremo sulle proposte di candidatura: sono certo che la coalizione saprà scegliere il meglio". 

Meno tiepida la reazione di una componente dei renziani. "Avendo già annunciato la disponibilità a partecipare alle prossime elezioni regionali all’interno delle liste di Forza Italia, è consequenziale e naturale incoraggiare la proposta di candidatura di Gianfranco Miccichè che va incontro alle esigenze di un enorme elettorato moderato rimasto da tempo senza rappresentanza nella posizione apicale dell’amministrazione regionale. La sua disponibilità alla Presidenza della Regione apre nuove prospettive politiche al Centro, con un occhio al modello Draghi”, afferma Nicola D’Agostino, capogruppo Italia Viva Sicilia Futura all’Ars.

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