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Verso le elezioni

Il centrodestra sceglierà a Roma il candidato, Miccichè: "Nessun veto, nemmeno per Musumeci"

Il coordinatore di Forza Italia, al termine della riunione all'hotel delle Palme: "Abbiamo fatto un accordo molto positivo, dopodomani ci sarà un vertice nazionale nella capitale, deciderà il partito a cui sarà assegnata la presidenza della Regione. Noi lo rivendicheremo"

Il candidato presidente della Regione Siciliana del centrodestra verrà scelto a Roma dai leader di partito della coalizione. Questo l'accordo raggiunto per superare i veti incrociati. Giornata non ancora decisiva, ma sicuramente cruciale in vista delle prossime elezioni regionali in programma il 25 settembre, dopo le dimissioni di Nello Musumeci.

Prima del vertice all'hotel delle Palme Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale degli azzurri, aveva detto che la scelta "spetta a Forza Italia" e che in caso contrario si sarebbe valutata l'opzione "di correre da soli". Con Fdi che ha insistito sull'uscente Nello Musumeci e la Lega che ha indicato Nino Minardo - "il quale però sta valutando insieme al partito se proseguire l'impegno politico a Roma" - e in subordine il deputato nazionale Alessandro Pagano, i referenti siciliani del centrodestra hanno deciso di scrivere l'ultimo atto di questa telenovela assieme ai vertici romani.

"Abbiamo fatto un accordo che secondo me è molto positivo: non esistono veti per nessuno, nemmeno per Musumeci. Dopodomani, a Roma, c'è un incontro fra i vertici nazionali e regionali della coalizione e il partito a cui sarà assegnata la presidenza della Regione sceglierà il candidato. Forza Italia rivendicherà la presidenza della Regione siciliana, così come la rivendicheranno gli altri. Ne discuteremo a Roma e il partito designato sceglierà in autonomia". Queste le parole di Miccichè, secondo quanto riportato da Adnkronos, lasciando il vertice del centrodestra all'hotel Delle Palme di Palermo.

“Il segretario della Lega Antonino Minardo o il tecnico Massimo Russo. Nessun veto per Nello Musumeci”, il presidente della Regione siciliana uscente. E’ questa la posizione espressa in un tweet da Raffaele Lombardo, leader dell’Mpa.

"La cosa più importante è che non c'è pregiudizio nei confronti di nessuno, nemmeno sul governatore uscente. Quello che però ho ricordato alla coalizione è che il 14 scade il termine per la presentazione del simbolo del candidato presidente della Regione, quindi i tempi sono brevi". Così Totò Cuffaro, leader della Dc Nuova, che ha partecipato all'incontro palermitano.

Nell'albergo di via Roma, nel capoluogo siciliano, oltre a Miccichè e Cuffaro, c'erano il coordinatore regionale dei Fdi Giampiero Cannella, Anastasio Carrà e Pippo Fallica della Lega, il segretario regionale dell'Udc Decio Terrana e Toto Cordaro, Roberto Di Mauro dell'Mpa e Antonello Antinoro di Cantiere Popolare Noi con l'Italia.

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