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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Caso Corleone, Di Maio usa il pugno duro: "Ritirerò il simbolo del M5S agli eletti in Consiglio"

Il vicepremier prende le distanze dal candidato sindaco Pascucci: "Avviata la procedura di espulsione. Lo Stato non tratta con la mafia". La promessa agli operai dei cantieri navali: "In questo stabilimento gli investimenti dovranno aumentare". Sì a un commissario straordinario per l'emergenza strade provinciali

Prende le distanze in modo netto da Maurizio Pascucci, candidato sindaco di Corleone (ormai ex M5S), e annuncia che "sono state già avviate le procedure per la sua espulsione dal Movimento". Anzi, di più: "Se lunedì ci dovesse essere un solo eletto in Consiglio comunale, ritirerò subito il simbolo. Non posso rischiare che anche un solo candidato eletto sia stato votato dalle organizzazioni criminali".

Dopo la foto di Pascucci con il nipote di Bernardo Provenzano, il vicepremier Luigi Di Maio prova a sgombrare il campo da equivoci: "Lo Stato non tratta con la mafia, non parla con la mafia e neanche deve dare segnali di vicinanza a questo mondo. Il M5S non li vuole i voti della mafia. Io ho subito tagliato questo cordone ombelicale che si stava creando. Presto andrò a Corleone ad incontrare la stragrande maggioranza di persone oneste. Ieri andare lì sarebbe stato un segnale deflagrante per tutto il Paese".  

Pascucci non teme l'ira dei 5 stelle e rilancia: "Andiamo avanti"

Non usa giri di parole il ministro dello Sviluppo economico, in visita oggi ai cantieri navali di Palermo. Un minuto dopo aver messo piede nello stabilimento Fincantieri, Di Maio promette un rilancio delle attività e degli investimenti. E gli operai tornano a sperare, dopo tanti anni passati senza una nave da costruire ex novo: "Sono qui - afferma - per dire una cosa importante a tutto il management di Fincantieri. Le aziende di Stato che hanno insediamenti produttivi al Sud non hanno solo una funzione economica per il Paese ma anche sociale. E' chiaro che gli investimenti di questi cantieri dovranno aumentare".

Non si tratta, precisa Di Maio, di "una contrapposizione coi manager di Fincantieri, ma del nuovo corso delle aziende di Stato voluto dal governo, soprattutto nelle aree ad alta disoccupazione". L'esecutivo gialloverde, sempre per bocca del vicepremier Di Maio, tende una mano anche alla Regione: "In Sicilia serve un commissario straordinario per l'emergenza strade provinciali, perché la viabilità è fondamentale per lo sviluppo di questa regione. Mi aspetto dal presidente Musumeci che possa fare il prima possibile la richiesta per la nomina di questo commissario. Noi siamo pronti, i soldi ci sono per sistemare le strade della Sicilia. Con le procedure ordinarie è molto complicato". 

Fincantieri, M5S: "Vogliamo tutelare e sviluppare questo indotto"

In dirittura d'arrivo il reddito di cittadinanza: "La legge di Bilancio è prossima alla prima approvazione alla Camera ed è chiaro che noi stiamo dando mandato di portare avanti il progetto di creazione delle carte di credito che servono al reddito di cittadinanza - sottolinea Di Maio -. Per 5-6 milioni di italiani sta per arrivare il reddito di cittadinanza, ma stanno per arrivare anche i doveri perché non tutti potranno accedervi se non si impegneranno ad accettare i lavori che gli proporrà lo Stato o a fare i lavori di pubblica utilità nel proprio Comune". 

Il vicepremier Di Maio a Palermo

Assieme a Di Maio, nella visita allo stabilimento Fincantieri, c'era tra gli altri anche il deputato nazionale Adriano Varrica. Con lui, e altri parlamentari, il vicepremier ieri sera ha fatto un breafing sui "cantieri eterni" di Palermo e sulle vertenze aperte. Non c'erano i consiglieri comunali del M5S perché, spiega il nuovo capogruppo Antonino Randazzo, "stavamo andando a Corleone". Nel gruppo a Sala delle Lapidi si è aperto uno squarcio dopo che Ugo Forello ha preso le distanze dai big nazionali sulle invettive ai giornalisti. Varrica ha glissato sul caso Forello, limitandosi a dire che "la presenza del vicepremier Di Maio, a pochi giorni da quella del ministro dei Trasporti Toninelli, è un segnale di grande attenzione del governo verso Palermo". Dove però il M5S si è spaccato. Come se non bastasse, adesso, i pentastellati dovranno pure gestire la grana Corleone.

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