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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"Imprecisioni nei verbali elettorali", Sinistra e Grillini al 5 per cento?

In attesa dei risultati ufficiali, alcune indiscrezioni parlano di errori che potrebbero portare le due liste oltre la soglia di sbarramento e dunque modificare la composizione del nuovo Consiglio comunale

Esattamente un mese dopo il primo turno delle elezioni amministrative, emergono dei dubbi che potrebbero stravolgere i risultati fin qui acquisiti. Secondo quanto si legge su Livesicilia, ci sarebbero alcune indiscrezioni che giungono dalla caserma Bichelli, dove è in corso la verifica dei verbali elettorali, riguardanti imprecisioni e calcoli sbagliati alla base dei risultati pubblicati sul sito del Comune, fino ad oggi considerati ufficiosi in attesa della proclamazione. Errori che non inficerebbero sull’elezione del sindaco ma che potrebbero stravolgere la composizione del nuovo Consiglio comunale.

CONSIGLIO COMUNALE. Ad essere interessate sono le liste che non hanno raggiunto l’agognata soglia di sbarramento del 5%, necessaria per entrare a Sala delle Lapidi. E’ il caso della lista “La Sinistra e gli ecologisti per Palermo”, seconda lista a sostegno del sindaco vincitore Leoluca Orlando e fermatasi al 4,75%, dunque fuori dal Consiglio. Se i rumors che parlano di un raggiungimento del 5% fossero confermati, in virtù del premio di maggioranza alla lista scatterebbero nove seggi che verrebbero così sottratti a Idv, che passerebbe da 30 consiglieri a 21. Stesso discorso per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, fermo al 4,24%. In caso di superamento dello sbarramento, ai grillini scatterebbero due seggi che, qualora la notizia fosse confermata - verrebbero sottratti  a Mpa e Udc, che scenderebbero così da tre consiglieri a due. Da ricordare che Riccardo Nuti è risultato essere il consigliere comunale più votato in assoluto con oltre 3 mila voti.

PREFERENZE. Oltre che le liste, eventuali errori avrebbero conseguenze anche su quei candidati eletti con uno scarto minimo: come nel caso del Pdl, con Alessandro Anello, terzo e ultimo degli eletti che ha ricevuto 1332 voti, soltanto 22 in più del primo dei non eletti,  Giovanni Melia. Oppure del Pd, dove Carlo Di Pisa (1559) e Salvo Alotta (1528) sono distanziati soltanto da 31 voti.
 

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