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"Noi in discontinuità con l'amministrazione Orlando", M5S replica a Catania ma si spacca

Così i consiglieri Amella e Lo Monaco dopo le dichiarazioni a PalermoToday dell'assessore all'Urbanistica e alla Mobilità su un'ipotesi di allargamento della coalizione in vista delle elezioni. Randazzo però si dissocia. Varrica e Di Piazza, secondo indiscrezioni, al lavoro sottotraccia per replicare a Palermo il "modello Regione Lazio"

"Nel leggere le dichiarazioni rilasciate dall'assessore Catania sulle prospettive di Palermo dopo il 2022, riteniamo opportuno precisare che per il Movimento 5 Stelle la discontinuità rispetto all’attuale amministrazione è e sarà presupposto imprescindibile della nostra futura proposta politica".

Catania: "Dopo-Orlando col M5S ma la città futura si decide ora"

Lo affermano in una nota due dei tre componenti del gruppo pentastellato in Consiglio, Concetta Amella e Viviana Lo Monaco. Il terzo consigliere grillino, Antonino Randazzo, si è invece dissociato e non ha voluto firmare la nota. "Pur riconoscendo che su vari temi sia possibile dialogare e trovare delle convergenze - aggiungono Amella e Lo Monaco - è evidente come il progetto targato Orlando stia consegnando nei fatti una città in grande affanno su diversi fronti. Noi riteniamo che Palermo possa ambire a ben più alti livelli, sia in termini di gestione dei servizi, di cura delle periferie, e di attenzione da rivolgere alle istanze del tessuto produttivo locale". 

Su un'ipotesi di allargamento della coalizione di centrosinistra nel 2022 - prospettata dall'assessore Catania in un'intervista a PalermoToday - quindi il gruppo del M5S si spacca. Tuttavia, secondo alcuni i rumors, a lavorare sottotraccia per costruire un'alleanza sul "modello Regione Lazio" in vista delle prossime elezioni amministrative ci sarebbero in pista diversi esponenti di spicco del M5S: dal deputato nazionale Adriano Varrica al senatore Steni Di Piazza, ex sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali nel governo Conte.

I deputati regionali Giampiero Trizzino e Roberta Schillaci ribaltano però questa narrazione, affermando che "il futuro del M5S a Palermo sarà deciso attraverso una discussione aperta tra portavoce ed attivisti e non certo a porte chiuse. C'è una città da ricostruire dalle macerie e il M5S è pronto a farlo anche dialogando con le altre forze politiche. Ma questa possibilità, se mai dovesse esserci, sarà il frutto di un ragionamento comune".

Articolo aggiornato alle 20,59 con dichiarazione Trizzino e Schillaci

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