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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni comunali 2022

L'arresto di Pietro Polizzi scuote Forza Italia: Adelaide Mazzarino ritira la sua candidatura alle Comunali

"Sono talmente sconcertata da non avere più la voglia di proseguire". Così la moglie di Eusebio Dalì, vicepresidente dell'Ast, che si presentava agli elettori in ticket con il 52enne dipendente di Riscossione Sicilia. Miccichè: "Ci costituiremo parte civile, l'errore è stato mio". E Fava apre la questione morale a livello regionale

Adelaide Mazzarino ritira la sua candidatura alle elezioni. L'annuncio arriva dopo l'arresto per voto di scambio politico-mafioso di Pietro Polizzi, candidato in ticket proprio con Mazzarino nella lista di Forza Italia in Consiglio. 

"Queste cose non mi appartengono neppure lontanamente e mettono un macigno sopra la mia passione. Sono talmente sconcertata per la notizia appresa da non avere più la voglia di proseguire, anche perché, riprendendo le parole del coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè, mai accetterei voti del genere. La mia campagna elettorale finisce qui. Mi spiace solo non potere dare il mio solito contributo al partito nel quale ho sempre creduto con tutta me stessa". Così scrive Adelaide Mazzarino, moglie del vicepresidente dell'Ast Eusebio Dalì, in una nota che segue le dichiarazioni di Miccichè.

Il presidente dell'Ars, invitando Mazzarino ad abbandonare la competizione elettorale, aveva sottolineato la sua "assoluta buona fede": "Ne sono sicuro, così come sono sicuro che non avrebbe mai accettato voti del genere". Miccichè, "molto dispiaciuto per quanto accaduto", ha poi annunciato: "Se Polizzi dovesse essere rinviato a giudizio, Forza Italia si costituirà parte civile per danno all'immagine del partito. Fermo restando che mi assumo la piena responsabilità dell'errore di candidare a Polizzi - ha detto l'Adnkronos - a mia parziale discolpa posso dire che avevamo il casellario giudiziario di Polizzi da cui non risultava nulla. Questo signore non aveva avuto mai un processo a suo carico, non potevamo immaginare che ci fosse una situazione del genere. Non abbiamo i mezzi della polizia o della magistratura. E comunque si è trattato di un errore imperdonabile. Noi non facciamo altro che predicare l'onestà per tutti i nostri candidati e sono veramente molto dispiaciuto".

Pietro Polizzi non è una new entry della politica. Nel 2008 è stato eletto consigliere alla Provincia con l'Udc, diventandone poi capogruppo; mentre nel 2017 si è candidato al consiglio comunale con la lista Uniti per Palermo (poi diventata Sicilia Futura) a sostegno di Leoluca Orlando, senza però essere eletto. Insufficienti per otterenere uno scranno a Sala delle Lapidi le 617 preferenze raccolte cinque anni fa. 

Dipendente di Riscossione Sicilia, 52enne di Passo di Rigano, in questa tornata delle Comunali Polizzi ha trovato posto in Forza Italia, presentandosi agli elettori in "coppia" con Adelaide Mazzarino. Una candidatura in ticket, come si dice in gergo, per poter sfruttare la cosiddetta doppia preferenza di genere: il voto di un uomo e di una donna appartenenti a una stessa lista. Quello di Adelaide Mazzarino (che al momento non risulta indagata) non è un nome qualunque: si tratta infatti della moglie di Eusebio Dalì, vicepresidente dell'Ast, politicamente vicino al coordinatore regionale di Forza Italia e presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè.

Nelle intercettazioni della polizia, Mazzarino viene definita dallo stesso Polizzi "candidata di Miccichè". Il candidato di Forza Italia faceva riferiemento anche all'Ast: "Perché con mio zio Eusebio (Dalì che tuttavia non è suo parente, ndr) - diceva Polizzi - ho fatto un sacco di cose duoco, all'Ast. Quando hai bisogno all'Ast...".

La partecipata regionale che si occupa del trasporto extraurbano, com'è noto, è al centro di un'altra inchiesta per corruzione. Un particolare questo che non è sfuggito all'ormai ex presidente della commissione regionale Antimafia Caudio Fava: "Che l'Ast fosse un bancomat del consenso al servizio della politica siciliana non lo scrive solo la commissione Antimafia: lo confermano le intercettazioni a carico di Polizzi, candidato di Forza Italia a sostegno di Lagalla, arrestato per voto di scambio".

Fava apre anche una questione morale a livello regionale, dopo quella che sta tenendo banco alle Comunali: "E' imbarazzante - dice il deputato dell'Ars - che il governo Musumeci non abbia sentito l'obbligo morale in questi mesi di sollevare dall'incarico l'intero Consiglio d'amministrazione dell'Ast dopo l'inchiesta giudiziaria: nessuno stupore che i nomi di alcuni di quegli amministratori ce li ritroviamo adesso anche in questa nuova indagine".

"Stamattina, d’impulso, avevo detto che avremmo proseguito. Ma, riflettendo, non c’è modo migliore per prendere le distanze da certe vicende che con le azioni. Brava Adelaide, Palermo ti avrebbe meritato. Ti amo", così in un post su Facebook Eusebio Dalì. 

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