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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni comunali 2022

Comunali, apertura del centrodestra a Cuffaro e ai renziani: sul nome del sindaco non c'è ancora sintesi

Unità e inclusività sono le parole d'ordine emerse dal vertice che si è tenuto all'hotel Politeama. I segretari provinciali: "Abbiamo ridefinito il perimetro della coalizione, pronti ad aggregare chi è in discontinuità con l'amministrazione Orlando". Al via il lavoro sul programma elettorale, ecco il roster dei candidati

Il vertice del centrodestra riunito ieri per discutere di elezioni comunali e della scelta del candidato sindaco si è chiuso con un nulla di fatto. Era prevedibile, trattandosi del primo approccio dei partiti che compongono la coalizione. Non tutti: attorno al tavolo di una delle sale dell’hotel Politeama c'erano infatti i segretari provinciali di Lega, Forza Italia, Diventerà Bellissima, FdI, Udc e degli autonomisti. Assenti, come preannunciato, gli uomini di Cantiere Popolare e la Dc di Cuffaro (non invitata). 

Durante la riunione, finita a tarda sera, si è per lo più discusso del metodo per la scelta del candidato - la Lega, con un'uscita del leader nazionale Salvini, ha messo sul piatto l'ipotesi delle primarie - e di confini della coalizione: in questo senso c'è l'apertura a Cuffaro e ai renziani. Un concetto espresso dal segretario regionale della Lega Nino Minardo che, nel ruolo di mediatore, ha sottolineato che "non c'è alcuna preclusione o volontà di esclusione". 

Unità e inclusività sono le parole d'ordine emerse dal vertice. Il centrodestra però, dopo aver stabilito il perimetro della coalizione, sarà chiamato a fare sintesi su un nome. Nel roster dei candidati, a Francesco Cascio e Francesco Greco (Forza Italia), Roberto Lagalla (Udc), Carolina Varchi (Fdi), Francesco Scoma (Lega), Totò Lentini (Mpa) e Alessandro Aricò (Diventerà Bellissima), si è aggiunta anche l'ex eurodeputata della Lega Francesca Donato, scesa autonomamente nell'agone politico. 

Durante il vertice si è concordato di costituire vari gruppi di lavoro che si riuniscano con cadenza settimanale (ogni 7-10 giorni) per elaborare il programma elettorale. Mentre sono emerse divergenze sulla conclusione della consiliatura, con Forza Italia che si sarebbe opposta a Diventerà Bellissima e Lega, convinte invece della necessità di pressare Orlando a dichiarare il dissesto per non ingabbiare il prossimo sindaco con il dossier bilancio.

"Nelle prossime occasioni di incontro - si legge in una nota unitaria dei segretari provinciali - accetteremo tutti coloro che sposano il progetto, che si riconoscono nella bacheca valoriale del centrodestra. Gli stessi valori che alla fine determineranno l’ascesa di un candidato comune e unitario della coalizione. Abbiamo ridefinito il perimetro, fermo restando che chiunque si voglia aggregare con una forte discontinuità con l'amministrazione targata Orlando, è il benvenuto. Siamo già pronti con tavoli programmatici per andare a trattare tutte quelle tematiche e problematiche che attanagliano la nostra città, proponendo quella che sarà una svolta storica".

Intanto, con un post su Facebook, Saverio Romano di Cantiere popolare (assente al vertice di ieri) lancia il suo programma elettorale: "Discutere di candidati e di coalizioni senza parlare di un programma per la città non serve né a Palermo né ai palermitani. Confrontiamoci sulle cose da fare e su come farle. Tutto il resto è chiacchiera. Io inizio con cinque progetti che ritengo imprescindibili e che possono cambiare il volto e la prospettiva di Palermo: rifiuti, pedemontana, porto hub, decentramento gestionale e periferie, nuovi parchi e cimiteri".

Articolo aggiornato alle 17,12 con posizione di Saverio Romano

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