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La conferenza stampa

Lagalla: "Impresentabili nella mia coalizione? Non hanno commesso reati gravi"

Il candidato del centrodestra verso la vittoria delle amministrative: "Ringrazio gli elettori che mi hanno assegnato il ruolo di sindaco". E garantisce che sul fronte della legalità proseguirà "l'opera dell'amministrazione Orlando"

Chiusa una campagna elettorale che secondo parole sue è stata "avvelenata da un uso politico della questione morale", Roberto Lagalla commenta a caldo il risultato che lo vede abbondantemente sopra il 40% rivolgendo subito l'attenzione alle cose che dovrà fare da sindaco: rimettere in ordine i conti del Comune e risolvere l'emergenza delle bare insepolte ai Rotoli. 

"Cominceremo a ragionare con la coalizione di centrodestra, i partiti e tutto il Consiglio comunale, maggioranza e opposizione - esordisce l'ex rettore nella conferenza stampa al San Paolo Palace - a lavorare per questa città afflitta da tante difficoltà. Immediata sarà l'interlocuzione con il governo nazionale sul bilancio. So inoltre di potere contare anche sul sostegno e la vicinanza dell'esecutivo regionale. Intanto ringrazio gli elettori che hanno deciso di sostenere le liste di centrodestra assegnandomi il ruolo di sindaco. Non possiamo non tenere conto del dato sull'astensionismo, che qui è stato appesantito dalla concomitanza della partita del Palermo con le elezioni e il caos provocato dall'assenza dei presidenti di seggio".

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Competenza ed esperienza sono le due caratteristiche che, secondo Lagalla, dovrà avere la squadra dei suoi assessori. E sull'ipotesi di Francesco Cascio vicesindaco ribadisce che le scelte verranno fatte "assieme alla coalizione". Idem la conferma degli assessori già designati, che in questa prima fase sono stati indicati esclusivamente dai partiti. Certezze definitive non ce ne sono. In Giunta potrebbero entrare anche i renziani: "Se hanno fatto parte di una lista civica, un motivo ci sarà...", dice Lagalla.

Mentre sui cosiddetti impresentabili, che figurano nella lista stilata dalla commissione nazionale Antimafia (tre sono i politici del centrodestra), per Lagalla il quadro è chiaro: "Non mi sembra che siano accusati di reati gravi, ma valuteremo caso per caso". E l'ipotesi di dimissioni da sindaco nel caso in cui chi è stato condannato o sta affrontando un processo non dovesse fare un passo indietro? "Avrei chiesto ai partiti le dimissioni di quanti, eventualmente eletti, risultino avere legami con la mafia. Non mi sembra che nella mia coalizione ci sia qualcuno che abbia commesso reati riconducibili a rapporti con la criminalità organizzata".

Per marcare l'impegno sul fronte della legalità, Lagalla afferma che proseguirà "l'opera dell'amministrazione Orlando". "Si è chiusa un'era che ha inciso sulla storia e sulla vita di Palermo - spiega - e io non ho un atteggiamento di rifiuto del passato. Alcune eredità sono troppo importanti: mi riferisco alla legalità, sulla quale non si può arretrare, e al tema dei diritti. La prima cosa da fare? Deporre una corona di fiori per le vittime di mafia".

Dopo la ormai quasi certa vittoria di Lagalla, a presentare subito il conto in vista delle Regionali è Gianfranco Miccichè: "Senza dubbio, per tenere unito il centrodestra, Musumeci deve fare un passo indietro". Una dichiarazione che apre un nuovo fronte di scontro nel centrodestra, che su Lagalla aveva appena ritrovato la sintesi. "Il 'modello Lagalla' anche per le Regionali? Sicuramente in queste Comunali - risponde Lagalla - ha funzionato il buon senso e il valore della coesione, seppur raggiunto con tanta difficoltà. Mi auguro che il centrodestra ci riesca anche alle Regionali, perché unito riesce a prevalere. Cosa che non mi pare esista nella collaborazione tra Pd e M5S, un'alleanza artificiosa anche agli occhi degli elettori".

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