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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2022

Rifiuti, il pentastellato Trizzino a Miceli: "No agli inceneritori senza se e senza ma"

Il deputato regionale del M5S interviene dopo le dichiarazioni del candidato sindaco dell'area progressista, che ha aperto alla possibilità di usare gli inceneritori "ma solo per la quota residuale che non si può riciclare". "Il centrosinistra sia compatto sui principi"

“Non ammettiamo tentennamenti sugli inceneritori dei rifiuti. Il candidato sindaco, Franco Miceli, sia netto in relazione ai virgolettati che gli si attribuiscono. Il nostro messaggio è chiaro: è no, di fatto e di principio. Oggi, domani e sempre. Sugli inceneritori non c’è spazio per facili pragmatismi e questioni burocratiche sulla competenza, per possibilismi o dichiarazioni tattiche alle quali speriamo non assistere. Né per comodi sì solo perché questi impianti a Palermo non sarebbero previsti, e neppure per tiepidi ‘ni’ di principio. Sappiamo che la competenza è della Regione, come ha precisato il candidato sindaco del centrosinistra, ma per noi il no resta un fatto non negoziabile. Né oggi, né domani, né mai. E, speriamo, vero cemento politico della coalizione”.  

A dirlo è Giampiero Trizzino, deputato regionale, già responsabile nazionale Ambiente ed Energia del M5S, dopo le dichiarazioni di Franco Miceli, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, secondo cui "potrebbe essere utile usare i termovalorizzatori ma solo per la quota residuale che non si può riciclare". Salvo poi precisare: "Il mio programma sui rifiuti prevede tutti gli interventi funzionali a non dover far ricorso ai termovalorizzatori".

“Sono più che certo che Miceli sia consapevole della linea politica assunta in Sicilia dai gruppi che lo sostengono, tanto da M5S quanto dal Pd - aggiunge Trizzino - e sono certo che sia a conoscenza che neppure un paio di mesi fa entrambi i gruppi all’Ars hanno sottoscritto una mozione contro la costruzione di impianti di questo tipo. E sono altresì certo che il candidato del centrosinistra sia concorde con me nel ritenere questa soluzione vecchia e insensata".

"Lasciamo a Musumeci gli inceneritori e concentriamoci piuttosto a trovare le soluzioni per recuperare le risorse che il Comune di Palermo ha perso per gli impianti di raccolta. Ricordo che non è neppure di un mese fa la notizia dei trenta milioni di euro del PNRR persi dal Comune per realizzare otto centri di raccolta e ben quindici isole ecologiche. Trenta milioni di euro persi perché, a quanto pare, il Comune non avrebbe fatto in tempo a caricare i progetti sul portale del ministero dell’Ambiente. Un fatto di una gravità senza precedenti", conclude Trizzino.

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