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Le verifiche a Palazzo Jung

Elezioni, ribaltone in Forza Italia dopo il riconteggio dei voti: Pennino scavalca Terrani

Il dato dovrà essere ancora ufficializzato dalla commissione elettorale alle prese con i controlli su schede e verbali. Ma il sorpasso è già stato pubblicato sul sito del Comune dedicato alle recenti Amministrative

Rosi Pennino scavalca Pasquale Terrani nella lista di Forza Italia. C'è una sorpresa nel riconteggio dei voti delle amministrative dello scorso 12 giugno. Il dato dovrà essere ufficializzato definitivamente dalla commissione elettorale al lavoro a Palazzo Jung, ma il ribaltone è già comparso sulla sezione del sito di Palazzo delle Aquile dedicato alle recenti Comunali.

Il sorpasso di Pennino su Terrani

Pennino, ex esponente di centrosinistra, passata nel 2018 tra gli azzurri e adesso vicina all'area del partito che fa riferimento a Gianfranco Miccichè, era uno dei nomi in lizza per la nuova giunta. Dopo il riesame delle schede è passata da 713 a 740 voti. Mentre Terrani scende da 734 a 729. Il sorpasso potrebbe rimescolare ulteriormente le carte nella partita per la nomina degli assessori di Roberto Lagalla, perché l'accordo prevedeva un posto da assessoe al primo dei non eletti in Forza Italia.

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Le altre variazioni

A proposito del nuovo sindaco, il riconteggio naturalmente non ha messo in discussione il suo ampio margine sui candidati sconfiti. Nessuna variazione nemmeno per le liste che conquistano seggi in consiglio comunale. In Forza Italia, la commissione elettorale ha attribuito preferenze in più anche a Giulio Tantillo (da 2276 a 2324), Ottavio Zacco (da 3364 a 3405) e Gianluca Inzerillo (da 2551 a 2601). In Fratelli d’Italia variazioni migliorative per Francesco Scarpinato (da 2594 a 2631) e Giuseppe Milazzo (da 2013 a 2020).

Nella lista del sindaco Lavoriamo per Palermo, l’ultimo degli eletti Ninni Abbate scende a 790 e la prima dei non eletti Luisa La Colla passa da 742 a 760, rimanendo comunque fuori da Sala delle Lapidi. Salgono Chinnici (da 1909 a 1948), Mancuso da (1183 a 1204) e Alotta da (828 a 867). Nel Pd aumentano i voti di tutti gli eletti ma senza variazioni in "classifica". Lo stesso avviene nel Movimento cinque stelle, nella Nuova Dc e nella Lega.

Attesa l'ufficialità

Per l'ufficialità bisognerà comunque ancora attendere. Lo staff della commissione elettorale, infatti, anche a causa del caos ai seggi dovuto alle numerose rinunce di presidenti e scrutatori, ha notato parecchie incongruenze. Nello stesso momento, pure l'ufficio elettorale, è alle prese con controlli sui propri verbali e con gli errori nell'attribuzione dei voti.

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