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Lunedì, 4 Dicembre 2023
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"E' una conquista civile", Lagalla difende il Reddito di cittadinanza e il M5S punge: "Sconfessati Meloni & co"

Nel giorno della visita di Conte in città, l'ex rettore dice di non "demonizzare" il sussidio: "Ha contribuito alla tenuta sociale, ma va migliorato". Miceli: "In questo clima di aggressione ai diritti, forte sostegno a questa battaglia". Fotomontaggio e post al vetriolo di Donato: "Santo patrono portato in giro per avere voti a buon mercato"

Nel primo tour in città assieme a Franco Miceli, candidato sindaco del centrosinistra, Giuseppe Conte - "l'avvocato del popolo", come lui stesso si è definito - assume la difesa d'ufficio del Reddito di cittadinanza, finito nel mirino di varie forze politiche: da Italia Viva ad Azione, passando per Forza Italia e Lega.

Conte: "Indegno attaccare Reddito di cittadinanza"

Era inevitabile. Meno scontato era invece che Roberto Lagalla, candidato sindaco del centrodestra e dei renziani, dicesse che "il Reddito di cittadinanza è una conquista civile, certamente da migliorare e da difendere". Le esigenze di una campagna elettorale che si gioca anche sulle famiglie che percepiscono il sussidio - oltre 67 mila solo a Palermo - ha spinto l'ex rettore, nel giorno della visita di Conte, a prendere una posizione pubblica. Non nuova, per la verità. Perché Lagalla aveva già espresso il suo pensiero sul Reddito di cittadinanza. Oggi però si è conquistato uno spazio nell'agenda politica monopolizzata da Conte.

Giorgia Meloni Lagalla Musumeci-2 

"Il Reddito di cittadinanza - ha aggiunto Lagalla - non ha abolito la povertà, non ha creato lavoro, non è la panacea di tutti i mali del Paese, così come invece è stata presentata. Tuttavia ha contribuito alla tenuta sociale, soprattutto in una delle fasi più complicate della nostra storia recente. Non lo demonizzo, auspico che sia rimodulato soprattutto in termini di politiche attive del lavoro e della formazione professionale. Nel corso di queste settimane di campagna elettorale sto incontrando tante donne e uomini che lo percepiscono e tutti mi dicono: 'Vogliamo essere utili alla città, lavorare per Palermo '. A loro rispondo: 'Lo sarete'". 

Parole che cozzano con quelle dei leader dei partiti che lo sostengono. A rilevarlo è Davide Aiello, deputato palermitano del M5S e componente della commissione Lavoro, secondo cui "le parole di Lagalla sconfessano quelle di Meloni & co, che vogliono abolire una misura di civiltà introdotta dal M5S che nel capoluogo siciliano sta aiutando concretamente un totale di circa 178.500 persone. E' evidente che chi vive nel Palazzo non ha idea di che cosa accade ogni giorno sui territori. La propaganda è una cosa, la vita reale un’altra".

conte patrono-3

Franco Miceli rincara la dose: "In questo clima di aggressione ai diritti e in particolare al Reddito di cittadinanza costruito dai partiti che sostengono Lagalla e Ferrandelli, la presenza di Giuseppe Conte a Palermo, così come quella di Enrico Letta e di tutti i leader nazionali che si sono alternati, è prima di tutto un sostegno fortissimo in una battaglia è di ordine politico e sul piano della civiltà, è anche il segnale di attenzione e di impegno verso la città che troverà conferma e riscontro negli interventi amministrativi che il governo nazionale avvierà per Palermo. La coalizione solida condivide con me il progetto per Palermo, insieme costruiremo il futuro della città". 

Con un fotomontaggio dedicato a Giuseppe Conte, a corredo di un post al vetriolo sui social, la candidata sindaco di Rinascita Palermo, Francesca Donato, prova a mettere alla berlina Conte raffigurandolo nei panni di una statua di San Giuseppe portata in processione dal candidato giallorosso Franco Miceli, dal primo cittadino Leoluca Orlando e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. "Trovo stucchevole - ha scritto l'europarlamentare ex Lega - la campagna elettorale dei grillini a Palermo e in generale nel Meridione. Tra oggi e domani l'ex presidente del Consiglio verrà portato in giro per i quartieri popolari della città come il santo patrono del reddito di cittadinanza. Nulla di nuovo se pensiamo che siamo nella città di 'papà Orlando', che ha regnato nel segno del precariato ma è l'indice di una deleteria politica predatoria che considera il Sud solo una riserva di caccia di voti a buon mercato. Mi auguro che i palermitani non si facciano abbindolare da questa Madonna pellegrina portata in soccorso di Franco Miceli, non devono ringraziare o sentirsi in debito per alcunché con l'ex premier".

Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Più Europa e Azione, conclude: "“A me dispiace umanamente per Franco Miceli, ma la sua strategia è disastrosa, tutta chiacchiere e distintivo. Sostanzialmente lui dice: non votate per Lagalla perché è di destra, non votate per Ferrandelli perché se vince ci manda a casa, votate per me perché sono amico di Conte e Letta. Mi sembra un po’ poco per uno che si candida a rappresentare i riformisti palermitani. Miceli chiude due mesi di campagna senza che sia passato un concetto che fosse uno sulla sua visione di città. Ha prodotto solo passerelle con ministri e leader di partito e insulti agli avversari. E, cosa ancora più grave, ha strumentalizzato la dignità delle persone che accedono al reddito di cittadinanza. Lui, che oggi accoglie Conte, ma che fino a ieri si è fatto accompagnare e sponsorizzare da quel Francesco Boccia che definiva il reddito di cittadinanza: 'una grande sciocchezza che alimenterà solo il lavoro nero'. Miceli rappresenta la vecchia politica pronta a tutto pur di ottenere un voto in più. Riporterebbe Palermo agli anni ‘90. Noi, invece conosciamo la città, guardiamo negli occhi i palermitani e ovunque ci accolgono con entusiasmo sempre crescente".

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