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Salvini a Palermo prova a ricomporre il centrodestra: "Meglio un candidato piuttosto che quattro"

Il leader della Lega, nel capoluogo siciliano per l'udienza del processo Open Arms, incontrerà la dirigenza locale del suo partito per parlare anche della corsa a Palazzo delle Aquile: "Io ho espresso un desiderio, decideranno i palermitani"

"L'importante sarebbe avere un candidato non quattro. Io ho espresso un desiderio, decideranno i palermitani". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi pomeriggio al suo arrivo in un hotel in centro a Palermo, a proposito delle amministrative nel capoluogo siciliano e trattative in corso nel centrodestra per la scelta del candidato sindaco. Al momento in corso restano in quattro: Francesco Scoma (Lega), Roberto Lagalla (Udc), Carolina Varchi (FdI) e Totò Lentini per gli autonomisti. 

Salvini è atteso domani mattina in aula bunker all'Ucciardone per il processo Open Arms nel quale è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver impedito lo sbarco ai profughi soccorsi dalla nave dell'ong, quando era ministro dell'Interno, nell'estate del 2019. Salvini, a Palermo, incontrerà anche la classe dirigente della Lega. "Non ho timori che non si trovi l'unità nel centrodestra. Tutto è possibile, basta volerlo", ha detto rispondendo ai cronisti a proposito delle spaccature interne al centrodestra sulla corsa a Palazzo delle Aquile. "Ho chiesto di coinvolgere tutti, se qualcuno poi si tira fuori per conto suo è una scelta sua", ha poi aggiunto a chi gli chiedeva se il vertice in programma martedì prossimo per cercare una sintesi sul candidato sindaco vedrà la presenza anche di FdI.
 

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