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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
In centro e al Foro italico / Tribunali-Castellammare / Foro Italico Umberto I

Polizzi arrestato per voto di scambio, spuntano nuovi manifesti provocatori: "Conosciamo i nostri polli"

Due nuove locandine portano la firma del collettivo Offline. In una viene mostrata una foto di Falcone e Borsellino accanto a un'immagine di Marcello Dell'Utri e Totò Cuffaro e la scritta "Domenica 12 giugno, Noi contro voi": "Un invito ad andare a votare"

Nuovi manifesti elettorali provocatori sono comparsi stamattina in centro storico e al Foro italico. "Polizzi arrestato per mafia? ...Noi di off-line corporation conosciamo i nostri polli!", il messaggio affisso sul primo dove una signora sorridente coperta da un passamontagna tiene in mano due polli brandizzati "Forza mafia". In basso a destra il logo ricompare accompagnato dalla frase "Una bella fetta di carne!", un modo di dire palermitano per sottolineare una certa "soddisfazione". 

Il secondo manifesto invece mette una foto di Falcone e Borsellino accanto a un'immagine di Dell'Utri e Cuffaro. In alto compare la scritta "Domenica 12 giugno (data in cui i palermitani saranno chiamati a votare il nuovo sindaco e il consiglio comunale)" insieme alle frasi "Noi contro voi" e "Da che parte stai?". "Un serio invito, diretto e che non lascia possibilità di interpretazione - spiegano gli autori dell'azione in una nota - ad andare a votare".

L'iniziativa a 48 ore del voto segue quella messa in atto lo scorso primo giugno quando a comparire sui muri della città furono delle locandine con il volto di Totò Riina che forma un cuore con le mani con, sullo sfondo, il logo di Forza Italia. Un attacco contro il centrodestra e il candidato sindaco Roberto Lagalla che faceva a sua volta seguito ad altre precedenti azioni. 

I nuovi manifesti del collettivo Offline

I primi manifesti comparsi in centro e alla Kalsa invece raffiguravano Vittorio Mangano, l’ex stalliere di Arcore, accanto al logo di “Forza mafia”, e una Fiat 126 rossa, l'auto rubata da Gaspare Spatuzza e successivamente riempita di tritolo per uccidere il giudice Paolo Borsellino, e lo slogan rivisitato di un detersivo per indumenti: “Quando vai a votare, ricordati chi è Stato”. Sotto un estratto di Wikipedia sul procedimento penale, ancora in corso, nei confronti di Berlusconi e Marcello Dell’Utri come mandanti delle stragi di via D’Amelio e Capaci.

Cinque giorni prima in via Maqueda, vicino al Teatro Massimo, in via Torino ma anche in piazza Bellini (a due passi quindi da Palazzo delle Aquile) e in via Roma erano comparsi gli slogan "Forza mafia" e "Democrazia collusa" accompagnati dalla rivistazione dei loghi di Forza Italia e Democrazia cristiana. L'azione dopo la polemica scatenata dall'ex giudice Alfredo Morvillo e da Maria Falcone sui cosiddetti "impresentabili" nelle liste elettorali. 
 

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