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Elezioni comunali 2022

Comunali, il M5S trova la quadra: fumata bianca sulla candidatura a sindaco di Franco Miceli

E' quanto emerge al termine della riunione fra l'ex premier Conte e gli esponenti locali dei pentastellati. Passo indietro di Trizzino, avanti con l'alleanza progressista: ora manca solo il passaggio formale, che arriverà da qui a pochi giorni. Domani l'assemblea provinciale del Pd: atteso il secondo sì al presidente nazionale degli Architetti

Il Movimento 5 Stelle trova la quadra e sulla candidatura a sindaco di Franco Miceli arriva la fumata bianca. E' quanto emerge al termine del vertice fra l'ex premier Giuseppe Conte e gli esponenti locali dei pentastellati (deputati nazionali, regionali e consiglieri comunali palermitani), che ieri avevano chiesto un rinvio della riunione di coalizione per appianare le divergenze.

Il confronto da remoto con Conte - quasi due ore su piattaforma Zoom - è servito a sciogliere alcuni nodi interni, in particolare la volontà espressa da alcuni grillii refrattari alle alleanze, che avrebbero voluto correre da soli con un candidato di bandiera come Giampiero Trizzino. Il deputato regionale però, intervenendo davanti a Conte, si è detto disponibile a fare un passo indietro in presenza del sì di tutto il movimento alla candidatura del presidente nazionale dell'Ordine degli Architetti. Che già aveva avuto il via libera dalla componente vicina al deputato nazionale Adriano Varrica (presente alla riunione). Tutte le altre posizione, da un'eventuale allargamento al centro della coalizione alle consultazioni online, sono "evaporate".

Conte ha sentito tutti i partecipanti e poi ha tirato le conclusioni. Ovvero avanti con il fronte progressista costruito a Palermo nei mesi scorsi all'interno del centrosinistra. Uno schema, ha precisato il presidente del M5S, coerente con il percorso nazionale che vede i pentastellati andare a braccetto con il Pd. Su Franco Miceli, unico nome sul tappeto durante la riunione, c'è stata così la convergenza di tutti. Ora manca solo il passaggio formale, che arriverà da qui a pochi giorni.

Lo stesso Trizzino ha commentato: “Nella riunione di oggi sono emerse apertamente le due anime del M5S. Questa condizione impedisce al Movimento di essere unito e proiettato sul medesimo obiettivo, e dunque di andare avanti. Ho ricevuto tanti attestati di stima in questi mesi e questo mi lusinga, ma per amore dell’unità del M5S e soprattutto della mia città, non posso che agire con lealtà e fare di conseguenza un passo indietro. Mi auguro che da qui a breve si possano aprire confronti pubblici con gli attivisti, come quello che abbiamo fatto domenica scorsa, perché rappresentano l’anima autentica di questo gruppo”.

Domani intanto potrebbe esserci il secondo sì a Franco Miceli, quello cioè del Pd, che riunirà l'assemblea provinciale alla presenza del responsabile nazionale Enti locali Francesco Boccia.

Nel dibattito sulla scelta del candidato progressista per la carica di sindaco interviene anche Mariangela Di Gangi (Facciamo Palermo): "Può essere certamente lui (Miceli, ndr) - scrive su Facebook Di Gangi, che era stata candidata come sindaco - la persona migliore per interpretare un progetto inclusivo e vincente per Palermo alle prossime elezioni amministrative". 

Così l'assessore comunale Giusto Catania, esponente di Sinistra Civica Ecologista: "Franco Miceli - ha detto - è il miglior candidato possibile per rappresentare la coalizione progressista, per vincere le prossime elezioni amministrative, per governare con visione e passione la città di Palermo. Finalmente si afferma questa convinzione dentro i soggetti politici e anche tra chi, partendo dalla propria autoreferenzialità o dall’autocandidatura, ha teorizzato la riforma della politica. Evidentemente chi ha lavorato con spirito di squadra, mettendo da parte il proprio egocentrismo e le proprie legittime ambizioni, è riuscito a costruire una proposta credibile e convincente. Adesso si sciolgano gli ultimi passaggi formali".

Catania prosegue: "A Palermo c’è una grande ed importante anomalia: si chiama Sinistra Civica Ecologista, un esperimento unitario delle forze politiche e sociali della sinistra, dei movimenti civici e delle soggettività ecologiste. In Italia la sinistra si divide, a Palermo si unisce in un unico soggetto politico e già può rivendicare qualche merito: impedito accrocchi innaturali denominati “campo largo”; lavorato per l’unità della sinistra e della coalizione; scommesso su una autorevole candidatura unitaria; aver fatto prevalere il noi all’io. Comincia la campagna elettorale".

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