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Elezioni comunali 2022

Svolta moderata della Lega, nasce "Prima l'Italia": Fdi si sfila ma il resto del centrodestra plaude a Salvini

La proposta piace ai vertici siciliani di Fi, Nuova Dc, autonomisti e al leader nazionale dell'Udc. Miccichè: "Scelta intelligente, generosa e coraggiosa". Cesa: "Iniziativa capace di aggregare". I meloniani si dissociano, La Russa: "Buona fortuna...". E' il preludio di un accordo per le Comunali? Lagalla, Cascio e Scoma i nomi sul tavolo

Aprire al civismo, ma anche alle forze politiche centriste che vorranno confluire in quello che sarà un nuovo contenitore politico "federativo" nel centrodestra. Con un'ambizione chiara nel lungo periodo: una coalizione di centrodestra a trazione moderata. E' questo lo scopo della lista "Prima l'Italia", che Matteo Salvini ha lanciato ieri in occasione del comitato federale della Lega. L'esordio è previsto proprio in Sicilia, con le elezioni comunali di Palermo: vero e proprio test con "vista" sulle Regionali d'autunno.

Il lancio di questo nuovo brand arriva con la città già tappezzata dai manifesti elettorali: su tutti quelli di Roberto Lagalla, candidato civico che ha scelto lo slogan "Prima Palermo". Solo una coincidenza? Forse no. 

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"Noi facciamo questa mossa - spiega il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo, big sponsor di 'Prima l'Italia' - per aprirci al civismo, agli amministratori locali, ai movimenti civici regionali e provinciali. Ci sono tanti sindaci in cerca di collocazione politica, in cerca di un punto di riferimento. Amministratori che ancora non hanno scelto il contenitore più adatto a loro. Noi intendiamo lavorare così, sia in vista delle amministrative per Palermo, che in vista delle elezioni regionali. Lavorando alle grandi opere incompiute di questa amministrazione regionale: dal turismo, alla sanità, alle infrastrutture e a tutto ciò che non è stato portato a termine".

Parole che segnano una discontinuità con il governo regionale presieduto da Nello Musumeci, che Lega e Forza Italia non vogliono riconfermare. Una posizione che ha spaccato il centrodestra in Sicilia, dove soltanto Fratelli d'Italia e Diventerà Bellissima hanno garantito appoggio a Musumeci per una ricandidatura. La scelta di lanciare la lista "Prima l'Italia" aumenta la distanza fra il blocco moderato del centrodestra e Fratelli d'Italia.  

"Prima l'Italia? Buona fortuna, è proprio un bel nome...", taglia corto Ignazio La Russa, uno dei leader di Fratelli d'Italia, certificando la distanza dei meloniani dal resto della coalizione. Di segno opposto le reazioni di Miccichè (Fi), Cesa (Udc) e Cuffaro (Dc Nuova). Di Mauro (Mpa). "Una scelta intelligente, generosa e coraggiosa da parte di Salvini, così si rafforza l'alleanza e aumenteranno i consensi per la coalizione", commenta il coordinatore regionale azzurro, Gianfranco Miccichè.

La proposta salviniana piace anche a Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc: "Auspichiamo da tempo una iniziativa politica nuova capace di aggregare forze politiche nel perimetro del centrodestra volta a rispondere alle nuove sfide che abbiamo dinanzi. Pertanto apprezziamo l'idea di 'Prima l'Italia', che può valorizzare, mediante una sintesi, le idee da proporre alle prossime elezioni a Palermo e in Sicilia". Il commissario regionale della Dc Nuova, Totò Cuffaro, aggiunge: "Guardiamo con attenzione a tutto ciò che parla di centro moderato e si muove per realizzarlo. Interessante l'idea lanciata da Salvini che può essere foriera per una proficua riflessione in tal senso ma noi siamo e rimarremo la Democrazia Cristiana".

“Prima l’Italia può rappresentare per gli autonomisti siciliani il coronamento di un percorso avviato già diversi anni fa con la Lega”. Così l’autonomista Roberto Di Mauro plaude all’iniziativa di Salvini. "Accogliamo con favore - aggiunge - l’idea lanciata da Matteo Salvini della federazione di centrodestra. Prima l’Italia può rappresentare per il Movimento Nuova Autonomia il coronamento di un percorso avviato già diversi anni fa con la Lega che, valorizzando il civismo e le istanze territoriale, per le quali il nostro movimento si è sempre battuto, può risultare la carta vincente per il centrodestra, prima in Sicilia e poi, come già altre volte è accaduto, anche in Italia".

Resta ora da capire se il centrodestra, al netto di Fratelli d'Italia, riuscirà a trovare una sintesi sul candidato sindaco di Palermo. Tra gli alleati il confronto rimane ancora aperto: la Lega spinge affinché prima di sabato si chiuda l’accordo elettorale complessivo che riguarda anche il candidato sindaco a Messina e il candidato alla presidenza della Regione. Forza Italia venerdì mattina, a quanto si apprende, dovrebbe riunire un summit tra i vertici azzurri siciliani (a cominciare da Miccichè) e la senatrice Licia Ronzulli, fedelissima di Berlusconi e responsabile nazionale dei rapporti con gli alleati, per ritrovare la compattezza perduta.  

"Qualunque ipotesi al momento è avventata - afferma Minardo - Scoma resta il nostro candidato a sindaco di Palermo. Spetterà alla coalizione sedersi ad un tavolo per fare una sintesi". Per quanto riguarda Forza Italia, sul tavolo resta la candidatura di Francesco Cascio, che potrebbe essere ufficializzata sabato. Forza Italia, Lega, Udc, autonomisti e Nuova Dc - oggi tutti d'accordo sul nuovo contenitore politico "federativo" di centrodestra - non convergano subito su un candidato che possa "incarnare" il progetto "Prima l'Italia". In ballo c'è anche il nome di Lagalla. Altrimenti il primo turno delle Comunali si trasformerà in una specie di primarie del centrodestra.

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