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Elezioni comunali 2022

Corsa a sindaco, Lagalla: "Io candidato di Dell'Utri e Cuffaro? E' macchina del fango"

L'ex rettore, che ha riunito il centrodestra, parla di "chiara ed evidente strumentalizzazione". La convergenza sul mio nome? "Mi sembra un segnale politico importante". Sul Musumeci-bis "no a preconcetti su una persona"

A chi continua a dire che è il "candidato scelto da Dell'Utri e da Cuffaro", l'ex rettore di Palermo Roberto Lagalla, aspirante sindaco che ha riunito il centrodestra, replica seccamente che è una "chiara ed evidente strumentalizzazione operata attraverso la macchina del fango"; mentre sulla decisione di convergere sul suo nome, dopo settimane di polemiche interne alla coalizione, afferma: "Mi sembra un segnale politico importante e, soprattutto, una diffusa volontà di riprendere un rapporto basato più sulle cose che uniscono che su quelle che dividono".

A meno di 24 ore dall'ufficializzazione della candidatura, Roberto Lagalla parla a tutto tondo in una intervista all'Adnkronos e spiega come affronterà la candidatura da qui al prossimo 12 giugno, quando si voterà per le amministrative. Ieri è stato il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, coordinatore di Forza Italia in Sicilia ad annunciare l'intesa raggiunta. Dopo il ritiro del candidato azzurro Francesco Cascio e del centrista Totò Lentini.

Non sono mancate le critiche del centrosinistra, anche del candidato Franco Miceli, sugli endorsement arrivati nelle scorse settimane dall'ex governatore Totò Cuffaro, che ha scontato una condanna a sette anni di carcere per favoreggiamento a Cosa nostra e dall'ex senatore Marcello Dell'Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. "Ho già detto mille volte e continuo a ripeterlo - dice Lagalla - che chi conosce la mia storia sa perfettamente qual è il mio rapporto con le istituzioni. Se poi si immagina che occorra ricorrere a semplificazioni perverse di questo genere, può valere per tutti. Perché chiunque ha certamente elementi di vulnerabilità, se li vuoi ricercare, ma che qui non ci sono".

Su Dell’Utri, Lagalla si limita a dire che "ha dato un parere espresso all’interno di un dibattito di partito (di Forza Italia, ndr). Io - prosegue - ero convitato di pietra, perché estraneo al dibattito". E di Cuffaro, di cui è stato assessore regionale alla Sanità, aggiunge: "Ha scontato un proprio debito con la giustizia e oggi è l’esponente, certamente non operativo, ma è l’esponente di una forza politica che tutti hanno ricercato, a cominciare dalla sinistra".

Parlando poi delle Regionali, al centro delle polemiche nel centrodestra, spaccato sul Musumeci-bis, Lagalla è convinto che il "tema debba essere affrontato con lo stesso spirito con cui si sono affrontate le amministrative di Palermo nell’ultima fase, cioè superando resistenze e preconcetti su una persona". Infine la replica a Ferrandelli: "Comprendo il bisogno elettorale di Ferrandelli di buttare la campagna elettorale in caciara. Magari lo inviterò a venire con me, in modo da diventare anche un sostenitore della mia campagna elettorale…".

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