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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Elezioni comunali 2022

L'assessore Catania si candida al Consiglio: "La città si è rimessa in cammino grazie a noi"

Durante una manifestazione a Villa Filippina l'esponente di Sicilia Civica Ecologista ha tracciato un bilancio: "Abbiamo fatto degli errori, ma oggi ci sono 250 mila metri quadrati di aree pedonali e 120 chilometri di piste ciclabili. Sul carro di Orlando sono saliti tanti voltagabbana che mi hanno attaccato per la Ztl al posto di pensare al bene di Palermo"

Un bilancio dell'attività istituzionale degli ultimi anni perché "chi svolge un mandato elettivo ha l'obbligo di rendicontare sul suo operato", è così che l'assessore ed esponente di Sicilia Civica Ecologista Giusto Catania ha aperto l'evento elettorale di questa mattina a Villa Filippina.

Catania ha quindi illustrato i suoi "numeri": "I 250 mila metri quadrati di aree pedonali e i 120 chilometri di piste ciclabili ad esempio, queste cose le abbiamo fatte malgrado il Comune non avesse un solo euro da investire sulla mobilità sostenibile. Chi si limita a descrivere le difficoltà che vive Palermo non fa un buon servizio alla città e soprattutto dimostra di avere una pessima memoria. Palermo è una città che si è rimessa in cammino dopo anni di immobilismo. Mi assumo tutte le responsabilità del governo di Palermo, sebbene la Sinistra sia stata solo una componente minima della Giunta. Solo un assessore su 11. Se in questi anni abbiamo fatto errori e non siamo riusciti a completare alcuni percorsi - ha detto l'assessore, candidato al Consiglio - lo dobbiamo alla presenza di numerosi voltagabbana e alla pandemia, che ha messo in seria difficoltà il bilancio e l'organizzazione della macchina comunale. Per fortuna oggi la situazione è diversa: l'assessore che erediterà le mie deleghe potrà contare su progetti definitivi e finanziamenti per oltre un miliardo".

Catania ha poi rimarcato che "nella scorsa tornata elettorale sul carro vittorioso di Orlando si sono imbucati personaggi che hanno cambiato casacca poco dopo e forze politiche che, già dall'indomani delle elezioni, hanno lavorato contro il programma di governo. È stato eletto un Consiglio che ha discusso una ventina di volte di Ztl, votando perfino una mozione di sfiducia contro di me, e ha lasciato marcire all'ordine del giorno, per oltre un anno, atti fondamentali per la vita della città quali il Piano regolatore generale e il Piano urbano della mobilità sostenibile".

Infine ha concluso: "Ho dato la mia disponibilità a candidarmi al consiglio comunale, con la lista di Sinistra Civica Ecologista, per evitare un triste ritorno al passato, magari con le automobili nel centro storico. Palermo deve guardare al futuro. Voglio impedire con tutte le mie forze che si smantelli la pianificazione, si distruggano i progetti e si perdano le risorse".

"Giusto Catania che parla di barbari è come il bue che dice cornuto all’asino. Al netto della sua proverbiale superbia, penso che Palermo non abbia bisogno di misantropi o di personaggi simili al Marchese del Grillo, che Giusto Catania ben interpreta, ma di amministratori illuminati e dialoganti. Una delle pecche nel cursus honorum del professore Leoluca Orlando è aver fatto afffidamento a pasdaran come Catania: sebbene abbia avuto idee buone, ha sempre mostrato spocchia nei confronti delle esigenze dei cittadini”. Lo afferma Vincenzo Figuccia deputato di Prima l’Italia all'Assemblea regionale siciliana. 

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