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Giovedì, 28 Settembre 2023
Tra politica e pallone

Dal Palermo dei picciotti alle urne, Giancarlo Ferrara candidato: "Ma per i rosa in B sacrificherei la mia elezione"

L'ex attaccante, celebre per un gol in extremis al Cesena nel 1995, corre per la presidenza della Quinta circoscrizione: "Do una mano al mio amico Fabrizio Ferrandelli che ha idee importanti per una città alla deriva"

Ha segnato uno dei gol simbolo del Palermo dei picciotti di Arcoleo, quel colpo di testa a tempo quasi scaduto che diede ai rosanero l'1-1 contro il Cesena. Oggi, a distanza di oltre cinque lustri dall'exploit alla Favorita, datato 3 settembre 1995, Giancarlo Ferrara inizia un'altra avventura, quella politica. A 46 anni, l'ex attaccante, al momento allenatore del Cus Palermo, è candidato alla presidenza della Quinta circoscrizione, che comprende anche il suo quartiere: Borgo Nuovo. Il 12 giugno, ironia del destino il Palermo di Baldini giocherà la finale di ritorno dei playoff per la Serie B contro il Padova, nella giornata in cui si voterà per le amministrative nel capoluogo siciliano. Ma Ferrara non ha dubbi su cosa sceglierebbe fra la sua elezione e un trionfo al Barbera: "Il Palermo in Serie B", risponde senza la minima esitazione.

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Resta comunque nell'eterno picciotto dalla lunga criniera riccia, l'entusiasmo per la nuova esperienza. "E' la prima volta che mi candido, lo faccio per aiutare un amico come Fabrizio Ferrandelli che ha idee importanti per questa città alla deriva. Palermo è difficilissima da governare". Ferrara lo sa bene anche perché è tornato a vivere dove è nato e cresciuto. "Borgo Nuovo è un quartiere particolare, è vasto e ha bisogno di tante cose. Il degrado parte da Bellolampo, la quantità di immonidizia che finisce in discarica è devastante e la puzza, talvolta, arriva fino al quartiere".

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Non può mancare lo sport tra gli impegni nell'agenda dell'ex centravanti del Palermo. "E' uno dei temi fondamentali se riuscirò a essere eletto. Nello storico campo Fazzino doveva essere realizzato un terreno in sintetico, ma il progetto non è andato in porto e ora è in pessime condizioni. Bisogna capire cosa è successo e cosa fare per recuperarlo. Poi c'è il campo del Santa Cristina, ma è sempre un terreno in terra battuta. Così oggi tutti i ragazzi di Borgo Nuovo si spostano al Ribolla o in viale Michelangelo per giocare a calcio. Per far tutto, ci vorrà tempo, pazienza e la voglia di noi cittadini normali per sistemare il quartiere".

Mancano pochi giorni, Palermo saprà se l'anno prossimo giocherà in Serie B e conoscerà i nuovi amministratori della città. "Il 12 giugno 2022 - dice Ferrara - è una data particolare, c'è tanta carne al fuoco. Tutti i palermitani sognano il Palermo in B, un salto di categoria che se centrato dovrà essere un punto di partenza, sperando poi che l'eventuale arrivo del City Group riporti in alto i rosanero. Con i tre sold out, questa squadra ha dimostrato di avere un pubblico da A, ma c'è da battere il Padova e non sarà facile".

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