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Elezioni comunali 2022

Scoma scioglie le riserve: "Io candidato sindaco di Prima l'Italia, per il centrodestra primarie obbligate"

Il deputato nazionale della Lega annuncia la presentazione di due liste e lo slogan della sua campagna elettorale: "Ripuliamo Palermo, la città è devastata". Critiche agli alleati ed è tutti contro tutti: "Da Fratelli d'Italia e Udc fughe in avanti, noi abbiamo cercato la sintesi ma ora basta vantaggi"

Francesco Scoma scioglie le riserve e scende in campo con Prima l’Italia, lista civica di stampo moderato lanciata dal leader nazionale della Lega Matteo Salvini. "Dopo una legittima riflessione e il non fare passi indietro da parte di nessuno, abbiamo deciso di scendere in campo anche noi - ha spiegato all'Italpress il deputato nazionale della Lega -. Secondo me, adesso, dato che tutti i partiti presentano un candidato, le primarie sul campo diventano obbligate con un candidato per ogni movimento".

Una situazione, quella del centrodestra, piuttosto delicata, sotto tutti i punti di vista. "Noi con Prima l’Italia presentiamo due liste civiche - ha aggiunto Scoma - una lista per il sindaco e una lista Prima l’Italia, quest’ultima lista civica legata alla Lega che ha voluto fortemente il nostro segretario nazionale ed il nostro segretario regionale. Con queste due liste chiediamo a tutti quelli che ci vogliono stare di fare un percorso insieme per cercare di ripulire Palermo, che tra l’altro è anche lo slogan della mia campagna, 'Ripuliamo Palermo'".

In una fase iniziale sembrava che il centrodestra dovesse correre in maniera unitaria, con un candidato unico, ma le fughe in avanti di Fratelli d’Italia e Udc hanno cambiato le carte in tavola: "Noi abbiamo cercato la sintesi nel centrodestra e continuiamo a cercarla - ha sottolineato Scoma - in politica è tutto possibile. Però, vediamo una campagna elettorale avviata da Fratelli d’Italia, una campagna elettorale avanzata dall’Udc che tutto sommato, essendo un alleato, poteva anche aspettare, invece, è andato avanti. Noi crediamo che sia giusto che ogni partito si assuma la propria responsabilità. L’Udc si è assunta la responsabilità di fare una fuga in avanti senza concordare con nessuno e questo certamente non lo possiamo accettare da un partito che a livello nazionale non esiste, non può pretendere di avere la quota città d’Italia. Motivo per il quale noi abbiamo deciso di entrare in campo, non a gamba tesa come hanno fatto gli altri, e siamo pronti con la nostra dignità, il nostro onore e le nostre liste a fare questa battaglia".

La Lega ha sempre mantenuto il punto, attendendo fino all’ultimo prima di rivelare il proprio candidato, scelta poi ricaduta su Scoma: “Noi siamo stati quelli più coerenti rispetto agli altri della coalizione, perché non è pensabile che i nostri alleati con i quali vorremmo e dovremo vincere le elezioni politiche, che sono la punta di diamante di un movimento, adesso sono in un tutti contro tutti. Detto questo, ribadisco, che la fuga in avanti non l’abbiamo fatta noi ma Fratelli d’Italia e Udc. Noi vogliamo mantenere la nostra posizione e il nostro elettorale di persone moderate. Noi abbiamo la nostra linea e le nostre liste sulle quali lavoriamo da un anno”.

Sullo stato di salute di Palermo, Scoma ha parlato di "un momento di grandissima devastazione: veniamo da due anni e mezzo di pandemia che ha falcidiato l’economia e da quattro anni la città è prigioniera di se stessa: del traffico e della Ztl che l’assessore Giusto Catania ha più volte cancellato e rimesso in una guerra con il Consiglio comunale. Credo sia assurdo far morire l’economia di una parte importante della città come quella di via Roma che ha chiuso tutte le sue attività commerciali. C’è anche un problema grande quanto una casa che è quello della pulizia della città e dei rifiuti, per il quale non si è riusciti a trovare una soluzione. Il primo problema, per me, quindi, è quello della viabilità".

Con Scoma, adesso, nel centrodestra i candidati sono cinque. Prima di lui infatti sono scesi in campo Roberto Lagalla, esponente dell'Udc che ha appena lasciato la giunta Musumeci; Carolina Varchi, deputata di Fratelli d'Italia; Totò Lentini, esponente Mpa e capogruppo dei Popolari-autonomisti all'Ars; mentre Forza Italia ha indicato Francesco Cascio, ex presidente dell'Ars, che però non è stato ancora ufficialmente presentato.  

"Troppi solisti nel centrodestra per le amministrative di Palermo, con il rischio che questi siano anche dei soloni. Non é piu tollerabile l’atteggiamento di chi prova la fuga sperando di trascinarsi dietro gli altri. Noi di Prima l’Italia avevamo fatto una proposta per costruire un’allenza ampia e una coalizione su un unico candidato alla carica di sindaco di Palermo, ma ancora prevalgono divisioni che non fanno ben sperare. Il nostro senso di responsabilità è stato travisato e noi non ci stiamo più a questo gioco. L’amore per la Città viene prima dell’interesse personale". Così Vincenzo Figuccia, deputato di Prima l’Italia all'Assemblea regionale siciliana. 

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