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Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni comunali 2022

Comunali e Regionali, Forza Italia e Pd "vicini di casa" per un giorno: lo strano caso all'hotel San Paolo

I due partiti si ritrovano nello stesso albergo per due eventi diversi, ma la distanza è netta. I forzisti con Lagalla puntano a conquistare Palazzo delle Aquile. E Cascio avverte: "Gli alleati si ricordino della nostra generosità...". I dem dicono sì alle primarie e lavorano con il M5S per strappare la Sicilia al centrodestra

Il destino beffardo ha fatto sì che Forza Italia e Partito democratico scegliessero ieri la stessa location per i propri eventi in vista di appuntamenti elettorali importanti per la Sicilia: la convention per la presentazione dei candidati alle Comunali per gli azzurri, con la senatrice Licia Ronzulli "special guest" e il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè padrone di casa; la direzione regionale per i democratici, alle prese con il percorso di avvicinamento alle primarie giallorosse in vista delle Regionali d'autunno.

Nella pancia del San Paolo Palace, restituito alla sua funzione dopo il periodo Covid, le distanze sono ancora più ridotte ma la differenza tra i due appuntamenti è netta. I forzisti occupano tutta la sala congressi dell'hotel e lo storico inno di Forza Italia fa da base all'orgoglio di un partito che sogna i fasti di un tempo (quelli del 61-0 delle Politiche del 2001); in una sala attigua, invece, il Pd in conclave celebra uno dei passaggi formali previsti dal suo statuto per dare il via ufficiale al percorso delle primarie di coalizione: sullo sfondo l'individuazione del candidato governatore.

Sul tavolo, per ora, ci sono le Amministrative. Nel centrodestra, la candidatura di Roberto Lagalla è stata accettata da Forza Italia dopo un'estenuante trattativa culminata con il passo indietro di Francesco Cascio. "Ma gli alleati si ricordino della nostra generosità quando bisognerà affrontare le Regionali", avverte l'ex presidente dell'Ars, costretto a rinunciare alla corsa per Palazzo delle Aquile quando i suoi manifesti già riempivano le strade di Palermo.

Nel Pd, il segretario regionale Anthony Barbagallo da settimane tesse la tela insieme con il capogruppo M5S all'Ars Nuccio Di Paola e gli altri protagonisti della coalizione progressista che proverà a strappare la Sicilia al centrodestra. Dal podio qualcuno ironizza sulla vicinanza tra i due eventi ("quando ho visto il manifesto di Forza Italia sono rimasto un po' spaesato...") e lo stesso Barbagallo risponde con un sorriso quando gli si chiede se anche Forza Italia potrebbe partecipare alle primarie siciliane. Intanto, la direzione regionale del Pd ha dato il via libera alle primarie del centrosinistra: la relazione del segretario Barbagallo è passata con 135 voti favorevoli e 2 astenuti (i delegati ennesi Crisafulli e Gagliano). 

Forzisti e dem, in realtà, in Sicilia hanno dialogato a lungo nei mesi scorsi, complici anche i pessimi rapporti tra gli azzurri e l'attuale governatore Nello Musumeci, ma l'idea di un 'campo largo' sul modello Draghi in salsa siciliana è rimasta nei cassetti. Tra Forza Italia e Partito democratico, la vicinanza è rimasta soltanto in quei roll up piazzati ai lati dell'ingresso dell'albergo. Almeno per il momento.

Fonte: Dire

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