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Elezioni comunali 2022

Fabrizio Ferrandelli riconosce la vittoria di Lagalla: "Sono pronto a regalargli il mio stradario"

Le dichiarazioni del candidato di Azione e +Europa che parla di "un risultato che ci soddisfa". Invita a non fare polemiche sul caos ai seggi e ad accettare "con maturità la vittoria" del professore. A Miceli: "Tra un po' darà la colpa anche al Palermo". E infine si toglie un sassolino dalla scarpa con Orlando: "Luca, hai tradito il mio amore per la città..."

"Il risultato ci soddisfa enormemente" e riconosce - "senza polemiche, chiedendo a tutti di accettare con maturità ed eleganza" - che "Roberto Lagalla è legittimamente il nuovo sindaco di Palermo". Fabrizio Ferrandelli, candidato di Azione e +Europa, nel commentare l'esito elettorale, manda però anche un messaggio a Leoluca Orlando, citando una canzone di Francesco Guccini: "Dieci anni fa hai tradito il mio amore per Palermo, il tempo cura le ferite e ti riconosco l'onore delle armi". Con ironia e preannunciando comunque un'opposizione che "non farà sconti", si dice pronto a consegnare lo stradario ("così potrà girare la città") al candidato del centrodestra. 

Elezioni a Palermo, lo spoglio in diretta

Ferrandelli è intervenuto con una diretta Facebook e ha tenuto prima di tutto a ringraziare "chi ci ha dato fiducia", ma anche "la mia squadra, i supporter, i candidati", sottolineando "abbiamo dimostrato che si può coinvolgere una fascia importante di popolazione, senza poteri forti alle spalle, senza risorse economiche, senza promesse, ma semplicemente facendo una cosa: politica, che per noi vuol dire conoscenza, competenza e concretezza. La politica - ha aggiunto - è al centro del mio impegno da sempre. Abbiamo parlato al popolo di Palermo e si è creato dal basso un movimento spontaneo, basato sulla consapevolezza".

Ferrandelli non ha esitato a parlare di "dati straordinari" e a dire che "l'area politica intorno a Fabrizio Ferrandelli rappresenta il primo partito della città, dato inequivocabile, di cui vado estremamente fiero" e che "sancisce la nascita nei fatti del polo liberale, trainato da +Europa, a cui rivolgo un appello: lavoriamo subito ad un progetto comune, per dare una casa a chi ci ha votati" e "che non sia schiava dell'ipoteca di nessun partito, ma libera di esprimersi e di dare all'Italia una classe dirigente responsabile che sia in grado di essere all'altezza del ruolo amministrativo a cui ci si candida. Palermo è stato un laboratorio di quanto si possa creare a livello nazionale", ha affermato.

Ferrandelli non ha voluto fare polemiche su "ciò che è accaduto ieri ai seggi", che resta "ingiustificabile", ma - come ha sottolineato - "per me la campagna elettorale è finita ieri alle 23". E ha ammesso senza alcuna difficoltà: "Il risultato elettorale è inequivocabile e lo voglio dire chiaramente, senza polemiche, chiedendo a tutti i presenti di accettare con maturità ed eleganza il risultato: Roberto Lagalla è legittimamente il nuovo sindaco di Palermo. L'ho sentito, mi sono congratulato e gli ho ribadito che pur nei ruoli che istituzionalmente saremo chiamati a coprire, lui da sindaco e io da oppositore, dobbiamo lavorare nell'interesse della città. Lagalla mi ha ricordato di consegnargli lo stradario per girare la città - ha detto ironicamente, tirandone fuori uno - questo è lo stradario, a lui adesso l'onere e l'onore di rappresentare la nostra città. Chiedo a Lagalla di coinvolgere l'opposizione nei processi decisionali, la nostra opposizione non farà sconti, ma non faremo barricate pregiudiziali".

Una stoccata, invece, a Franco Miceli che "sta adducendo mille giustificazioni al suo risultato, dalla coalizione non unita al caos ai seggi, tra un po' se la prenderà anche con il Palermo che andrà in serie B... Gli rispondo una sola cosa: se il campo largo non si è verificato è colpa della dirigenza del Pd, se c'è stato il caos ai seggi, si rivolga all'amministrazione uscente".

Infine, "un ultimo pensiero" al suo mentore, il sindaco di cui era il delfino, ovvero Leoluca Orlando, citando una canzone di Francesco Guccini, "Incontro": "Luca, 'caro amico, il tempo prende e il tempo dà, noi corriamo sempre in una direzione ma qual sia e che senso abbia, chi lo sa, restano i sogni senza tempo...'. Ecco, il mio sogno senza tempo è quello di lavorare per la mia città, in qualsiasi modo. L'ho fatto per 15 anni e lo farò per i prossimi 5. Palermo è il mio amore, pari solamente a quello delle mie figlie, lo stesso amore per la città che avevo già 10 anni fa e tu non l'hai rispettato, il tempo cura le ferite, oggi ci messaggiamo ma se tu 10 anni fa avessi fatto scelte diverse, oggi forse insieme vivremo ancora una stagione da protagonisti. Ti riconosco l'onore delle armi". E ha concluso: "Viva Palermo", ringraziando "i giornalisti per il vostro lavoro, che rispetto, perché fondamentale per la democrazia" e anche il Palermo: "Fabrizio Ferrandelli, c'è e ci sarà".

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