rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Elezioni comunali 2022

Veterani, giovanissimi, big politici: la carica dei 773 al Consiglio nelle 20 liste presentate per le Comunali

Sono 6 i candidati sindaco per il dopo-Orlando: Gaetano Cammarata e Giuseppe Catalano danno forfait e non si presentano all'ufficio del segretario generale. Ecco chi sono gli aspiranti inquilini di Sala delle Lapidi: nomi, numeri e curiosità in vista delle elezioni del 12 giugno

La carica dei 773 al Consiglio comunale. Eccolo l'esercito dei candidati a Sala delle Lapidi "arruolati" nelle 20 liste che sono state depositate entro le 12 di oggi presso l'ufficio del segretario generale allestito a Palazzo Jung: 9 sostengono Roberto Lagalla, nome capace di riunire in un'unica coalizione il centrodestra e i renziani; 4 sono schierate con Franco Miceli, alfiere dell'area progressista; 3 Fabrizio Ferrandelli, 2 Rita Barbera, una a testa sono con Ciro Lomonte e Francesca Donato.  

Tutti i nomi dei candidati al Consiglio comunale

Alla chiusura dei termini per la presentazione delle liste sono dunque 6 i candidati a sindaco che hanno presentato la documentazione richiesta. Non c'è Gaetano Cammarata, candidato indipendente di "Uno di noi per Palermo", costretto a dare forfait perché nelle ultime ore si sono ritirati 24 candidati su 38. All'appello manca pure Giuseppe Catalano del movimento civico Forza Palermo, protagonista a inizio mese di un battibecco con gli studenti del liceo Garibaldi durante il confronto organizzato con gli aspiranti alla carica di sindaco.

Adesso, dopo il primo controllo dello staff coordinato dal segretario Antonio Le Donne, tutte le liste verranno passate al setaccio dalla Commissione elettorale circondariale (Cecir), chiamata a dare l'ok definitivo alla partecipazione alle Comunali. Una tornata elettorale dove, al di là dei sei candidati in lizza per lo scranno più alto di Palazzo delle Aquile, ci sarà una vera e propria lotta per conquistare i 40 seggi del Consiglio.

Comunali, gli assessori designati dai candidati sindaco

La concorrenza è dura anche per un veterano come Giulio Tantillo, capolista di Forza Italia, che tenterà la riconferma a Sala delle Lapidi per la quinta volta. A rinforzare la lista il gruppo di Sicilia Futura confluito in Forza Italia: Gianluca Inzerillo, Caterina Meli, Ottavio Zacco, l’ex assessore Leopoldo Piampiano. Mentre i big di partito come Franco e Andrea Mineo si misureranno su Natale Puma. Vent'anni di esperienza d'Aula fanno di Tantillo il consigliere più longevo assieme a Mimmo Russo, candidato stavolta con Fratelli d'Italia (nel 2017 era in una delle liste a sostegno di Leoluca Orlando).

Tra i meloniani, oltre agli uscenti Fabrizio Ferrara, Valentina Caputo, Claudio Volante e Francesco Scarpinato, figura una vecchia conoscenza di Sala delle Lapidi: Giuseppe Milazzo (detto Monforte), eurodeputato chiamato a guidare la lista. Tra i quaranta nomi scelti da Prima l'Italia sgomitano in prima linea Igor Gelarda, attuale capogruppo, Alessandro Anello, Marianna Caronia e Sabrina Figuccia (tutti uscenti); mentre la Dc Nuova di Cuffaro presenta una lista composta da tanti esordienti, giovani e meno giovani, con qualche rinforzo come gli ex consiglieri Gerlando Inzerillo e Agostino Genova.

Con l'ex presidente della Regione si è schierato pure Alì Listì Maman, avvocato ed ex presidente dell'associazione che si occupa di assistenza ai migranti Gange Onlus, che nel 2017 si era ritirato non senza polemiche dalla lista del Movimento 5 Stelle. Lavoriamo per Palermo è una delle due liste riconducibili direttamente al candidato sindaco Roberto Lagalla. Ne fanno parte i renziani - da Dario Chinnici (vicinissimo a Davide Faraone) a Francesco Bertolino, passando per Carlo Di Pisa e Salvo Alotta - assieme a vari esponenti del mondo universitario (ad esempio il capo ufficio stampa dell'Ersu ed esponente sindacale del Cobas-Codir Dario Matranga), dello sport (come la nuotatrice Giulia Noera, dirigente di Italia Viva) e in generale della società civile, la cui presenza è più marcata nell'altra lista: Moderati per Lagalla sindaco.

Patrizio Lodato, ex assessore provinciale e al Comune con Cammarata, guiderà la lista di Noi con l’Italia, che pesca anche tra gli impiegati pubblici con Rosario Li Causi e Mario Lo Iacono (entrambi funzionari regional) e nel mondo delle professioni con l'architetto Francesco La Mantia e l'avvocato Alessandra Minutella. Tra le curiosità da segnalare la presenza di Saverio Romano, omonimo dell'ex ministro dell'Argicoltura e attuale vicepresidente di Noi con l'Italia. Dentro la coalizione che appoggia Lagalla ci sono altri due soggetti politici: l'Udc e Alleanza per Palermo, il movimento popolare che fa riferimento a Totò Lentini. Quest'ultimo, candidato come capolista, aveva pronta una seconda lista - Palermo città europea - che però ha deciso di non schierare dopo la convergenza su Lagalla.

Nel centrosinistra sono 4 le liste di supporto a Franco Miceli, che ha deciso all'ultimo di correre anche lui per il Consiglio comunale. Una scelta che ha creato non pochi malumori dentro la coalizione, composta da Pd, M5S e Sinistra Civica Ecologista. I dem, come annunciato alla vigilia, si presentano in rigoroso ordine alfabetico e inglobano anche gli orladiani. Su tutti il vicesindaco uscente Fabio Giambrone, storico braccio destro del Professore. Non mancano i big di partito come Giuseppe Lupo, attuale capogruppo all'Ars dei democratici, Teresa Piccione (già deputata nazionale), più gli uscenti Rosario Arcoleo (vicino ad Antonello Cracolici) e Milena Gentile. Nel Pd ha trovato posto anche Marco Frasca Polara, presidente dell'ottava circoscrizione, che inizialmente si doveva candidare nella lista di Miceli; Fabio Teresi, che finora ha guidato la quinta circoscrizione; Toni Sala, assessore ai Cimiteri della Giunta Orlando.

Gioacchino Scaduto, gip rinviò a giudizio Marcello Dell'Utri, è il capolista di Sinistra civica ecologista: 72 anni, magistrato in pensione, ha scelto di correre con Giusto Catania e compagni. Tra gli altri gli uscenti Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno, ex consiglieri come Ninni Terminelli (presidente dell'associazione la Sinistra delle idee) e Mariella Maggio di Articolo 1, già segretaria regionale della Cgil, Una compagine rinforzata da storici attivisti di sinistra come Alessandra Sciurba, Daniela Tomasino (rappresentante della comunità Lgbt) e Antonella Leto (Forum dell'Acqua).

Quella del M5S è, come dice il senatore Steni Di Piazza, delegato dal presidente Giuseppe Conte, "una lista fatta da palermitani, pronti a spendersi per la propria città, che in questi anni hanno già dato prova di grande amore e attivo impegno". Oltre ai consiglieri uscenti - Concetta Amella, Antonino Randazzo e Viviana Lo Monaco - ci sono professionisti ed esponenti della società civile, che secondo Di Piazza sono "l'alternativa alla politica di professione".  

Scalpitano i giovani di Fabrizio Ferrandelli che nella lista Rompi il Sistema ha inserito solo under 25. Una scelta coraggiosa, ma pur sempre di supporto alle altre due liste: quella di Azione e Più Europa dove, assieme a lui, figurano gli esperti Cesare Mattaliano, Ugo Forello (desingato vicesindaco), Giulia Argiroffi, Leonardo Canto e Filippo Occhipinti; e quella denominata E tu splendi Palermo, ispirata ad una celebre frase di Pasolini. Una curiosità: a guidare le tre liste c'è sempre un Ferrandelli: Antonino, nipote dell'aspirante primo cittadino, è il capolista di Rompi il Sistema; il cugino Giovanni di E tu Splendi Palermo. Insomma, Ferrandelli uno e trino.

Ciro Lomonte racchiude nella sua lista tre "anime": Il Popolo della Famiglia, Italexit di Paragone e il movimento indipendentista Siciliani Liberi a lui stesso riconducibile. Mentre Francesca Donato viene supportata da esponenti del mondo medico, dell’istruzione e delle forze di polizia, a cui si aggiungono i rappresentanti del sindacato Fisi e del movimento del filosofo Diego Fusaro Ancora Italia e di Futuro Trasparenza e Libertà fondato dall’ex consigliere comunale messinese Daniele Zuccarello.

Nella lista guidata dalla stessa parlamentare europea spiccano le presenze dell’avvocato Vincenzo Sparti, dirigente di Ancora Italia che ha portato la battaglia contro l’obbligo vaccinale fino alla Corte Costituzionale, dei medici Dario D’Arpa e Anna Moschitta, dell’animalista Laura Girgenti e degli imprenditori Nadia Lo Bosco e Francesco Papalia.

Con Rita Barbera, infine, c'è un pezzo di società civile nella lista a lei stessa riconducibile: professionisti (ingegneri, architetti, medici...), ma anche docenti e studenti neo-laureati. Quasi tutti i quaranta candidati sono al debutto in politica. Una componente più politica è candidata sotto le insegna di Potere al Popolo: da Toni Pellicane (portavoce del comitato "Lotta per la Casa") a Pietro Milazzo, già sindacalista della Cgil (dove ha fatto il responsabile siciliano degli immigrati), noto in città per le sue battaglie al finaco dei senzatetto. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Veterani, giovanissimi, big politici: la carica dei 773 al Consiglio nelle 20 liste presentate per le Comunali

PalermoToday è in caricamento