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Elezioni comunali 2022

Catania agli alleati: "Il centrodestra è spaccato e il campo largo non esiste, con Miceli possiamo vincere"

L'assessore alla Mobilità, esponente di spicco della sinistra, punta a blindare il campo dei progressisti: "E' fondamentale, non farlo sarebbe un suicidio". Il pentastellato Varrica su Lagalla: "La sua è una candidatura sedicente civica. Si rivolge a forze politiche che al ballottaggio saranno con Meloni e Salvini pur avendo giurato di no"

"Abbiamo una grande occasione a sinistra: vincere le elezioni con Franco Miceli. Pd e M5S mettano da parte gli scontri interni e prendano atto che esiste una candidatura in grado di costruire una coalizione coesa e credibile. Il campo largo non esiste e la candidatura di Lagalla lo conferma. La frammentazione a destra è un grande vantaggio: quattro mesi fa la partita elettorale era data per persa, oggi è riaperta. Basta temporeggiare".

L'assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania, esponente di spicco di Sinistra civica ecologista, punta a blindare il campo dei progressisti: "In uno scenario in cui è difficile vincere al primo turno - dice a PalermoToday - è fondamentale. Non farlo sarebbe un suicidio politico". 

La pensa così anche il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica, che Franco Miceli lo ha portato pure a Roma da Giuseppe Conte. "Le forze civiche e progressiste devono avere il coraggio, la forza e l'umiltà di formulare una proposta politica all'altezza della situazione e utile alla città piuttosto che agli interessi" dice Varrica, che definisce quella di Roberto Lagalla una "candidatura sedicente civica".

"Lagalla - prosegue Varrica - è stato capace di svestire i panni di politico di lungo corso, assessore in carica del governo Musumeci, per diventare dall’oggi al domani un candidato sindaco 'senza politica e partiti'. Ora propone un governo di 'salute pubblica'? La città non ne ha bisogno. Chi vuole il 'tutti con tutti' guarda agli interessi della classe politica e non a quelli dei cittadini. Vedremo nei prossimi giorni se autocandidati e forze politiche si uniranno a Lagalla pur avendo giurato da mesi di non voler stare con Meloni e Salvini, coi quali, chiaramente, promettono di ritrovarsi al secondo turno in caso di ballottaggio".

Un ragionamento condiviso anche da Catania: "Su Lagalla ha ragione Varrica. Sono contento di trovarmi in sintonia con lui. Sono stato uno dei primi a sostenere la necessità di un asse tra la sinistra e il M5S, tant'è che abbiamo votato vicepresidente del Consiglio comunale Ugo Forello (allora candidato sindaco del M5S nel 2017, ndr) quando i pentastellati rifiutavano le alleanze. Rivendico questa linearità e questo sguardo lungo. Lagalla è l'assessore di Musumeci e gioca nel centrodestra. Non si dimette perché in dissenso politico ma per candidarsi. Altre opzioni a Miceli o un allargamento al centro sarebbero un suicidio. Non posso pensare che qualcuno nel Pd sostenga l'assessore di Musumeci". Nel Pd c'è un politico eccellente che si è parecchio defilato e che non ha condiviso il metodo di scelta del candidato: è Leoluca Orlando, che secondo Catania, "ha il diritto di essere della partita in quanto sindaco uscente e ha il dovere di esserci perché è un pezzo della storia migliore di questa città".

Intanto si registra un piccolo passo in avanti fra Miceli e i vertici del Pd, anche se il vicesegretario nazionale Peppe Provenzano ha lasciato la decisione all’assemblea provinciale del partito che si terrà il 21 marzo. "Abbiamo condiviso la necessità di costruire, fuori da ogni tatticismo, una proposta politica all’altezza della sfida - si legge nella nota diramata ieri sera da Provenzano -. Serve un 'Patto per Palermo', che impegni la coalizione progressista e che sia aperto ai mondi civici, democratici e riformisti". 

A Roma il Pd sta dialogando con il M5S, come conferma il leader dei pentastellati Giuseppe Conte: "La scelta del candidato sindaco a Palermo? Ci stiamo lavorando, ci confronteremo internamente al M5S per la individuazione del candidato migliore per rappresentare i nostri valori e interessi. Ovviamente lo faremo anche nello spirito di coalizione con altre forze politiche, in primis col Pd".

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