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Elezioni comunali 2022

Centrodestra, alla Meloni la scelta del candidato sindaco: Varchi scalda i motori, Fratelli d'Italia a un bivio

La giovane deputata nazionale si affaccia sui social e il suo partito ragiona sulla possibilità di lasciare la Regione agli alleati (Lega o Forza Italia) per tenere unita la coalizione. Se così fosse però a Palazzo d'Orleans non ci sarebbe più spazio per Musumeci. Rinviato di qualche giorno il vertice romano dei leader nazionali

Il centrodestra attende il vertice romano fra Salvini, Meloni e Tajani per sciogliere il nodo sul candidato sindaco. L'incontro tra i leader nazionali di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia - che si sarebbe dovuto tenere oggi - è saltato perché Salvini non è rientrato in tempo dalla Polonia. Tutto rinviato di qualche giorno: al massimo entro sabato però i tre maggiori azionisti del centrodestra si dovrebbero vedere.

Salvini, come si è appreso dopo la sua visita a Palermo, chiederà alla Meloni che sia Fratelli d'Italia a indicare il candidato sindaco del centrodestra. Un nome Fdi comunque ce l'ha già ed è quello della giovane deputata Carolina Varchi, classe '83, protagonista ieri di una storia su Instagram del responsabile organizzativo di Fdi Giovanni Donzelli. Quest'ultimo ha postato una foto con la deputata palermitana in cui si legge: "Nelle pause dei lavori parliamo del futuro di una delle più belle città del mondo".  E poi ha scritto: "In Aula con la nostra Carolina Varchi, candidato sindaco a Palermo per Fratelli d’Italia". carolina varchi-2

Il messaggio? La Varchi scalda i motori ed è pronta a scendere in pista. Quindi se l'offerta della Lega - condivisa anche da Forza Italia (Salvini ne ha parlato la scorsa settimana con Miccichè) - venisse accettata e si dovesse convergere tutti sulla Varchi, decadrebbero le altre proposte del centrodestra: da Roberto Lagalla (Udc) a Francesco Greco (Fi), passando per Francesco Cascio. Al contempo però Fratelli d'Italia dovrebbe rinunciare alla candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione.

Ed è qui che nascono i problemi. Uno dei crucci della Meloni è che Fratelli d'Italia non abbia ancora espresso un presidente di Regione, pur essendo ormai il primo partito nei sondaggi. Dopo la Sicilia però si dovrà andare al voto anche in altre Regioni: tra queste c'è il Lazio, che interessa moltissimo alla romana Meloni. Motivo per cui si starebbe ragionando dentro Fdi sulla possibilità di lasciare agli alleati la Regione Siciliana per avere una priorità sulla scelta dei candidati in altre regioni altrettanto importanti come il Lazio e tenere unita la coalizione.

In casa Forza Italia, com'è noto, Miccichè punta più sulla Regione che sul sindaco di Palermo e la manovra di Greco potrebbe essere solo il classico specchietto per le allodole. E' orientata anche sulla presidenza della Regione la scelta della Lega. Nella doppia partita Comune-Regione, sembra che Salvini e Miccichè un'intesa ce l'abbiano. Forza Italia infatti potrebbe cedere il passo al leghista Nino Minardo in cambio poi del sostegno ad un Miccichè-bis alla presidenza dell'Ars.

Tra il dire e il fare c'è comunque Musumeci. L'attuale governatore è una presenza ingombrante: per Fdi infatti è alquanto complicato convincere gli altri partiti della coalizione di centrodestra a rinconfermare una sua candidatura. Nel caso in cui la Meloni dovesse impuntarsi, gli altri alleati si staccherebbero lasciando correre Fdi da sola alla Regione ma anche al Comune. Nessuno però vuole perdere la chance di vincere.

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